Le relazioni pericolose

La maledizione del primo film americano, secondo cui un regista europeo a Hollywood ottenga un risultato ben al disotto delle sue possibilità, è stata disattesa da Stephen Frears, che con Dangerous Liaisons ha realizzato uno dei suoi film più belli. Sarà forse perché invece di lasciarsi incantare dai meccanismi produttivi di oltreoceano è riuscito a usarli a dovere, in modo da ottenere un cast lussuoso e i mezzi economici non indifferenti che richiede un film in costume, quando lo si voglia fare a modo.

La sceneggiatura è adattata dall'omonimo romanzo epistolare di fine settecento che rappresenta ottimamente una storia di vanità e di scontro di personalità che potrebbe essere traslata in qualunque periodo - ricordo la versione anni cinquanta di Roger Vadim che, pur spostando il baricentro dell'azione sul rapporto tra sesso e amore, manteneva comunque un suo interesse.

La storia narra di due libertini, il visconte di Valmont (John Malkovich) e la marchesa di Merteuil (Glenn Close), già amanti, e che coltivano una relazione disincantata, mirante a soddisfare le reciproche lussurie. In realtà si amano, ma non sanno come dirselo, o forse reputano che ne andrebbe del loro prestigio se lo ammettessero.

La marchesa vorrebbe tirare un brutto tiro ad un altro suo ex amante, e fare in modo che la sua promessa sposa (una giovane Uma Thurman) non giunga propriamente immacolata al matrimonio. Chiede aiuto a Valmont che però nicchia. La ragazzetta è un bersaglio troppo semplice per la sua reputazione. Vuole invece conquistare una borghese (Michelle Pfeiffer) nota per il suo rigore morale. La marchesa storce il naso, e passa al piano B, cercando di fare in modo che un ragazzetto (Keanu Reeves al primo ruolo significativo) la concupisca.

I toni sono da commedia, solo nel finale si rivela che stiamo assistendo ad una tragedia che si porterà via i tre (bravissimi) interpreti principali.

2 commenti:

  1. Film meraviglioso e recitato in modo incantevole e raffinato.

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  2. Ciao Salvatore, grazie per il commento - naturalmente sono d'accordo ;)

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