Doctor Who 8.3: Robot of Sherwood

Di tanto in tanto il Dottore (e Peter Capaldi è il Dodicesimo) concede a chi lo accompagna, in questo caso Clara Oswald (Jenna Coleman), di decidere dove la TARDIS vada a parare. E Clara, che in fin dei conti è una tenerona, sceglie di incontrare Robin Hood.

Impossibile cercare di spiegarle che l'infallibile arciere della foresta di Sherwood è una leggenda, perché lei, che insegna inglese, lo sa già per conto suo. E dunque l'unica è andare sul posto e nel tempo e farle vedere come stanno davvero le cose.

Sorprendentemente (ma mica tanto sennò la puntata sarebbe veramente troppo breve) è tutto come ci ha tramandato la leggenda, inclusi gli allegri compari e lo sceriffo di Nottingham (Ben Miller). Con alcune variazioni. In particolare, a causare la cupidigia dello sceriffo è la necessità di procurarsi abbastanza oro per riparare una astronave con relativi pericolosi robottoni che si è schiantata da quelle parti.

Dopo un inizio di stagione molto cupo, questo episodio scritto da Mark Gatiss spicca per la sua leggerezza. Il Dottore sembra aver accantonato, almeno per il momento, i suoi dubbi morali. Come spesso gli accade, l'incontro con un personaggio con una spiccata tendenza al narcisismo lo stimola alla competizione. E vedere Dottore e Robin Hood (Tom Riley) che cercano di sopravanzarsi a vicenda è uno spettacolo piuttosto buffo.

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