Piovono polpette

Geniale reinterpetazione del filone catastrofico (alla The day after tomorrow o 2012, tanto per limitarsi a Roland Emmerich) in chiave mangereccia, rappresenta per la Sony Picture Animation il definitivo segnale ai competitori nel campo della produzione di lungometraggi animati che devono fare i conti anche con loro.

Il disegno è lineare, rinunciando alla verosimiglianza puntando invece ad una fumettosità dei personaggi che, a mio gusto, finisce per essere un punto a favore - sarà perché mi ricorda le animazioni del periodo d'oro italiano.

Brillante la storia, basata su un libro illustrato dallo stesso titolo (originale) del film, Cloudy with a chance of meatballs, ben sceneggiata e diretta da Phil Lord e Chris Miller (affiatata coppia che si è fatta le ossa con la televisione), che può essere letta in numerosi diversi modi, trovando il modo di soddisfare il pubblico più giovane e quello più maturo.

Tra le voci originali dei personaggi segnalo Anna Faris, la metereologa coprotagonista, James Caan, padre del protagonista, e persino Mr.T a dar voce ad un bizzarro poliziotto.

2 commenti:

  1. davvero? a me non era piaciuto per nulla...

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  2. Bah, quello che scrivo è sempre da intendersi con un grosso "secondo me" sottointeso.

    A me è piaciuto come viene affrontato sia il rapporto d'incomprensione padre-figlio, sia la relazione d'amore tra due nerd. Ma anche l'attenzione rivolta a temi più sociali, come lo spreco delle risorse; la disattenzione dei media, e della società in genere, ai temi scientifici; un certo uso disinvolto della politica per farsi gli affari propri; e anche un accenno a come spesso gli immigrati debbano accettare un assurdo downgrade delle proprie competenze per accedere al primo mondo.

    E il bello, a mio avviso, è che tutto ciò viene servito con una levità che finisce per non infastidire chi voglia semplicemente vedersi un cartone animato.

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