Nemico pubblico

Parte bene, ma non capisco dove voglia andare. Ho avuto l'impressione di aver girato in giro per un paio d'ore ad una storia di cui si sapeva già molto. Che è un po' un problema nel raccontare al cinema una storia vera, avendo per di più lo scopo di restare (abbastanza) aderenti ai fatti.

La regia di Michael Mann (anche co-sceneggiatore) mi è parsa più focalizzata sulla rappresentazione della storia che sul suo senso, e il risultato mi pare conseguentemente piacevole ma ben poco memorabile. Gran parte del peso attoriale è caricato su Johnny Depp, che interpreta efficacemente John Dillinger, di cui però si perde quasi ogni approfondimento psicologico, spendendo gran parte del suo tempo in azione. Evasioni, rapine, fughe, spari e botti, e pure una storia sentimentale con Marion Cotillard, dove i due passano assieme ben poco tempo e sembra che siano più interessati all'idea di essere una coppia, che ad esserlo in realtà.

Sull'altro lato della barricata vediamo in azione Christian Bale in una parte molto misurata, che pure avendo il suo perché, visto che il suo personaggio si trova a combattere tra le pressioni del suo capo (J. Edgar Hoover, mostrato come un burocrate assetato di potere, tendenzialmente fascistoide, ben interpretato da Billy Crudup) e il suo desiderio di essere un poliziotto onesto, mi pare finisca però per risultare poco incisiva.

Mann gestisce molto bene i numerosi personaggi al contorno, ricorrendo anche ad attori che, sia pure in parti minime, riescono a dare peso alla loro apparizione. Vedasi ad esempio Channing Tatum, Giovanni Ribisi o Carey Mulligan.

Curioso il passaggio dal plurale del titolo originale (Public enemies) al singolare italiano. Destino che accomuna questo titolo a L'uomo che fissa le capre.

3 commenti:

  1. Ricorderò per parecchio le riprese in HD, riconoscibili in particolare nella scena del bosco. Storia ce n'è, ma è comunque troppo freddo, a partire dalla scena della fuga dal carcere.

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    1. Sottoscrivo. C'è molta carne al fuoco, e la storia potrebbe essere sviluppata in molte direzioni, ma ho avuto la sensazione che a Mann non fosse particolarmente interessato a nessuna.

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    2. Basta vedere il coinvolgimento di Hoover, personaggione eppure quasi una comparsa.

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