Ghostbusters - Acchiappafantasmi

Vedendolo oggi, è comprensibile che si possa non apprezzare questo strano incrocio tra commedia da college e blockbuster dagli effetti speciali mirabolanti (per quei tempi). Ai tempi, invece, è piaciuto un po' a tutti. Tra i non molti detrattori, il sottoscritto.

Sarà stata la direzione di Ivan Reitman, regista che non ho mai apprezzato e di cui penso che il suo più importante contributo al mondo nel cinema sia l'aver generato il figlio Jason, sarà che penso che Dan Aykroyd abbia dato il meglio di sé grazie al concorso di John Landis e John Belushi (l'accenno è ai Blues brothers, ovviamente), e che le sue innegabili qualità comiche (vedi Saturday Night Live) non bastino da sole a giustificare una sceneggiatura, o sarà anche che il cast (con Bill Murray e Sigourney Weaver oltre allo stesso Aykroyd) non è che mi impressioni più di tanto. Fatto è che non ho trovato un granché divertente il risultato trentanni fa, e nemmeno adesso.

A parte la scesa in campo del mostro finale contro cui i nostri eroi si devono scontrare per salvare Manhattan dalla catastrofe, e alcune battute sparse, non è che salverei molto altro dalla pellicola.

La storia è presto detta, tre tizi campano di sussidi pubblici facendo studi pseudo scientifici destituiti di ogni fondamento. Fortuna vuole che vengano scoperti e cacciati, spingendoli a tuffarsi nel libero mercato, dove, ragione vuole, sarebbero destinati ad affogare rapidamente. Entra in scena invece l'aspetto fantascientifico, grazie al quale le loro assurde competenze diventano incomprensibilmente utili a salvare New York da un assalto di forze ultraterrene.

2 commenti:

  1. Io lo amo proprio per quello che hai scritto sopra (io lo amo perché è figlio della deriva demenziale, ma anche di un periodo in cui tutti collaboravano con tutti, anche Spielberg), ma è anche faccenda personale, oltre che ricordi bellissimi.

    Come siamo a Doctor Who? Io ho commentato il finale di stagione, ed attendo il tuo post. Mercoledì sarà interamente dedicato al Dottore...

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    1. E non credo che tu sia il solo. Non mi stupisce che continui a piacere a chi lo ha apprezzato ai tempi, sono più perplesso dai nuovi fan che ai tempi non erano nemmeno nati. Innegabile che sia un film tra i più rappresentativi degli anni ottanta. Anche se questo, a mio parere, non depone a favore né del film né di quel decennio.

      Ho ripreso a scrivere del Dottore, cerco di recuperare il ritardo accumulato.

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