I tre amigos!

Un secolo fa (*), tre disadattati dal quoziente intellettivo limitato sono diventati chissà come delle star del cinema muto. Diventati inseparabili, come Gianni e Pinotto o i Tre marmittoni (**), si sono specializzati nel ruolo di tre amici pistoleri che, come Zorro, pur essendo di nobili origini, combattono contro i delinquenti che vessano i poveri. I loro personaggi dovrebbero essere ispanici, come da titolo, ma loro sono evidentemente molto bianchi e anglosassoni, e la incongruenza viene anche sottolineata nel titolo originale, ¡Three amigos!, che mescola allegramente inglese e spagnolo senza stare a farsi troppe domande.

Lucky Day (Steve Martin) è il capo del terzetto, anche se non si capisce per quale merito, forse per carenza di demeriti; Dusty Bottoms (Chevy Chase) è il bello che ha successo con le donne; Ned Nederlander (Martin Short) è velocissimo e dotato di mira infallibile. Seguendo questo schema hanno fatto la fortuna dello studio cinematografico, ma non la loro, perché il burbero magnate Harry Flugleman (Joe Mantegna), si approfitta bellamente di loro. Il peggio è che quando cercano di farsi valere, Flugleman non ci mette più di pochi secondi per buttarli fuori dallo studio letteralmente in mutande, mostrando come ai tempi il potere contrattuale delle star fosse veramente esiguo.

Nello stesso momento, da qualche parte in un incongruo Messico in cui tutti parlano inglese, buttando al più una qualche parolina in spagnolo qua e là, si sta consumando una triste vicenda. La banda di delinquenti capitanata dal famigerato El Guapo (Alfonso Arau) infierisce così duramente sul villaggio di Santo Poco (***) che Carmen (Patrice Martinez), la tenera figlia di quello che sembra essere qualcosa come il sindaco, va nella città più vicina a chiedere aiuto. Non solo non lo trova, ma viene pure sbeffeggiata.

Per fortuna scopre l'esistenza dei tre amigos, ne equivoca la natura, e manda loro un telegramma per convocarli. Complice anche un telegrafista acculturato di buon cuore che sintetizza il messaggio per restare nel budget di Carmen usando usando una parola (infame - infamous) di cui né lei né gli amigos conoscono il significato, i nostri pensano di essere scritturati per una apparizione speciale in uno spettacolo di El Guapo.

Sono andato a ripescare il DVD e me lo sono rivisto perché una scena di Kung fu panda 3 me l'ha ricordato, e non è certo il solo film che attinge a quanto qui raccontato, vedasi ad esempio Tropic thunder.

La regia è di John Landis, ma andrebbe più considerato come un film di Steve Martin, che oltre ad interpretarlo lo ha scritto (°) e prodotto (°°). Mentre lo riguardavo mi sono accorto che ha qualcosa in comune anche con Ave, Cesare! dei fratelli Coen, e non mi riferisco al punto esclamativo nel titolo. Entrambi sono un atto d'amore per il cinema. Per quanto possano essere scarsi certi film (°°°) a volte, per vie imperscrutabili, possono esserci più utili di tante cose che sembrano essere più serie.

In questo caso il riferimento dichiarato sarebbe quello ai film di un secolo fa, ma non è difficile accorgersi di come la trama sia presa da I magnifici sette (1960), e quindi ovviamente a I sette samurai (1954) dell'imperatore Akira Kurosawa, incrociato con Il mucchio selvaggio (1969) di Sam Peckinpah, da cui si è preso il personaggio del tedesco, consigliere militare del cattivo, e Alfonso Arau in persona.

Tra le parti minori, menzione d'onore alla bella Rebecca Ferratti che premia nel finale Ned Nederlander per il suo operato.

(*) 1916, o almeno, così vieni dichiarato. Non che ci sia troppo da fidarsi. Più avanti Ned Nederlander racconterà ai suoi fan di come, quand'era ancora alle prime armi, incontrò sul set una già famosa Dorothy Gish che gli disse una parola buona. Sì, proprio la Dorothy Gish a cui, assieme a Lillian, sorella più nota, è dedicato Effetto notte (1973) di François Truffaut. Ma i tre amigos hanno una lunga carriera alle spalle, e la Gish girò il suo primo film del 1912.
(**) The three stooges. Quasi ignoti da noi, molto popolari oltreoceano. C'è un film dei fratelli Farrelly del 2012 che porta il loro nome e vorrebbe ispirarsi al loro umorismo. Non è riuscito nell'intento.
(***) In originale Santa Poco. Per un ispanico non avrebbe senso, ma per gli anglofoni Babbo Natale è Santa Claus.
(°) Lavoro a tre. Un altro è Randy Newman, che ha scritto le canzoni e dà la voce al cespuglio canterino che appare brevemente nel mezzo della storia. La colonna sonora è firmata da Elmer Bernstein
(°°) Assieme a Lorne Michaels, che è il terzo responsabile della scrittura, e altri.
(°°°) Vediamo parte di un film dei tre amigos all'inizio, quello che vede Carmen, ed è di una bruttezza esemplare.

4 commenti:

  1. Veramente un bel film
    Trovo spassosissime le scene al saloon dove il pilota tedesco (prima) e i suoi 2 amici (dopo) sterminano i clienti
    "son finitos los clientos..."

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    1. Credo che i clienti, dovendo scegliere tra assistere allo spettacolino dei tre amigos ed essere sterminati dai tedeschi, avrebbero scelto senza esitazioni la seconda :D

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  2. Mi hai fatto ricordare un film che non vedo da secoli! Quasi quasi lo rivedo questa sera :)

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    1. Ottima idea! Ha le sue debolezze, difficile nasconderselo, ma garantisce sempre una gran quantità di risate.

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