Angelo

Film decisamente peculiare, visto su segnalazione di Cecilia, in seguito alla visione di L'erba del vicino è sempre più verde, a proposito della tematica dei tradimenti al femminile.

Una affascinante giovane donna (Marlene Dietrich) di gran classe, giunge a Parigi espressamente per parlare con la maitresse di una casa di appuntamenti di alto bordo. Le due non si sentono da anni, ma hanno una evidente forte relazione. Non facciamo in tempo a saperne di più perché la loro chiacchierata viene interrotta da una telefonata, che causa anche l'incontro fortuito tra Lei e un ricco americano di bella presenza (Melvyn Douglas), che scambia la bella ignota per la tenutaria, e le chiede di organizzargli una serata. I due finiranno per passarla assieme, anche se Lei insiste nel mantenere l'anonimato e, pur evidentemente attratta da lui, chiude bruscamente la relazione.

Un pezzo grosso della diplomazia inglese (Herbert Marshall) torna a casa da una missione, dove trova la moglie (sempre la Dietrich) ad attenderlo. I due sono evidentemente molto innamorati, ma Lui dà Lei per scontata, e Lei patisce il fatto di essere trascurata.

Caso vuole che i due protagonisti maschili hanno avuto in comune una "fidanzata di guerra" parigina, durante la prima guerra mondiale, che visitavano a date alterne, senza avere mai modo di incontrarsi di persona, ma conoscendosi per il tramite della "fidanzata" comune. Ora l'americano pensa bene di contattare l'inglese, i due si incontrano, si piacciono, diventano amiconi in un baleno, senza sapere di replicare ora quanto era avvenuto nel passato.

È tempo che i nodi arrivino al pettine. Lei fa capire all'Altro che la storia è chiusa, e di farsene una ragione, il marito non capirebbe un tubo, e tornerebbe a trascurare la moglie, se non fosse che un inghippo gli sollevasse grossi dubbi e portasse quindi alla resa finale dei conti, nella stessa casa di piacere del primo tempo. Di nuovo i tre protagonisti a confronto, l'americano ha solo la facoltà di offrire una possibilità a Lei, sono i due coniugi a dover decidere cosa fare delle loro vite.

Il tono deciso da Ernst Lubitsch (regia e produzione) nel narrare questa vicenda è quello del melodramma leggero, dove tutta la leggerezza è data dai personaggi minori (tra cui svetta Edward Everett Horton nel ruolo del maggiordomo), a cui vengono delegate battute fulminanti e sottotrame che spiegano molto di quello che la storia non dice.

E, come spesso accade in Lubitsch, il non detto (e anche non visto) è parte fondamentale dell'azione. Non sappiamo quasi niente di Lei, possiamo assumere che si prostituisse ad alto livello, e che il tradimento con l'Altro a cui si accenna qui (ma in realtà non viene mostrato nulla che non sia altro che poco consono ad una donna sposata) sia il primo. Non è nemmeno chiaro se Lui sapesse della precedente vita di Lei, ben poco sappiamo anche di come i due si sono incontrati. E di che specie è l'amore di Lei per Lui? Quanto conta la solidità finanziaria e il "buon nome" che le sono offerte? L'impeccabile recitazione della Dietrich combina passionalità e freddezza in una combinazione che fa perdere la testa allo spettatore e nulla rivela di quello che frulli davvero nella testa del personaggio.

Da parte sua, Lubitsch elimina quelli che sarebbero gli elementi più caldi della sceneggiatura, semplicemente non mostrandoli. Lei lascia l'Altro al termine della serata senza che la macchina da presa mostri il fatto. Il regista, distratto, preferisce seguire la venditrice di violette che segue, del resto con scarsa attenzione, una scena che non deve sembrarle nuova. Non ci viene mostrata la reazione dell'Altro quando scopre, guardando una foto, che la moglie del suo amico ritrovato non è altri che la donna che stava cercando disperatamente. E non ci viene mostrato il pranzo tra Lui, Lei, e l'Altro, che ci viene raccontato tramite l'interpretazione della servitù.

Il finale, poi, è di una bruschezza tale da lasciare senza fiato, e lasciare una serie di interrogativi senza risposta. Ma che donna è Lei, in realtà? E che coppia esce dal film?

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