Sonatine

Probabile errore della distribuzione italiana, credo che il titolo avrebbe dovuto essere Sonatina, al singolare. In ogni caso, si tratta di un film scritto, diretto, montato e interpretato Takeshi Kitano, ambientato nel mondo della yakuza. Anche qui la colonna sonora è di Joe Hisaishi, ha meno spazio che in Hana-bi ma è sempre una presenza importante.

La storia è quella di un capetto mafioso (Beat Takeshi, naturalmente) che è stufo della sua vita, e si ritirerebbe volentieri. Cosa che farebbe felice il suo capo, che si mangerebbe volentieri il suo giro, ma, come spesso accade nel mondo della delinquenza (e non solo), invece di seguire lo svolgimento dei fatti, il capoccia si crede furbo ed imbastisce una elaborata trama che dovrebbe eliminare il suo sottoposto. Mal gliene incoglie, a lui e a molti altri.

Anche se il conteggio dei cadaveri, e le modalità efferate dell'esecuzione, farebbero pensare ad una classica gangster story, lo svolgimento è completamente diverso. Nella parte centrale del film non succede praticamente niente, la gang che è stata mandata a Okinawa per far sfracelli, si ritira in una amena località costiera dove passano il tempo come fossero ragazzetti in colonia. In quel contesto c'è una scena che pare da teatro dell'assurdo, con due ragazzi che vengono animati a passo uno come lottatori di sumo giocattolo. Non so bene se sia più comica o più terribile, ma certamente è uno di quei passaggi che restano impressi.

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