Noto in Italia con due titoli, Fiori di fuoco e Fuochi d'artificio. Scritto, diretto, montato e interpretato da Takeshi Kitano, che ha pure realizzato gli inquietanti dipinti che punteggiano l'azione.
Altro elemento importante nel film è Joe Hisaishi, che ha curato la colonna sonora che mi ha fatto pensare allo studio Ghibli. E infatti, grazie a imdb, vedo che la sua collaborazione con Hayao Miyazaki è cosa che dura nel tempo, lo troviamo, tra gli altri, già ne Il castello nel cielo, come anche ne Il mio vicino Totoro, e il più recente Ponyo sulla scogliera.
Poco è lasciato ai personaggi, il cui approfondimento caratteriale è lasciato per esercizio allo spettatore, e la storia è riassumibile in poche parole. Grande spazio è lasciato invece all'impressione che è generata da immagini e suoni.
Faccia dunque attenzione chi pensasse di avere a che fare con un classico film d'azione giapponese. Vero che il protagonista è un (ex) poliziotto, che ha un legame non ben chiarito con la yakuza, vero pure che ci sono scene di violenza, ma l'azione è rarefatta, e anche il montaggio tende più a rendere criptico lo svolgimento dei fatti che adrenalinico.
Ehhh, il montaggio...Ha confuso pure me, mentre inconsapevolmente ho amato la colonna sonora. Kitano sorprende anche qui.
RispondiEliminaMi è venuto da pensare che sia una specie di versione cinematografica di una raccolta a tema di haiku, le brevissime poesie giapponesi.
EliminaNon credo sia andato così in alto, altrimenti dove metti Glory to the filmmaker?
EliminaNon conosco, ho letto due righe e mi pare (follemente) interessante.
EliminaL'idea m'è venuta ripensando alla battuta del collega che dice che se avesse saputo scrivere si sarebbe messo a scrivere haiku. E invece punta sul disegno.