In genere le animazioni di Hayao Miyazaki cozzano maggiormente contro lo stereotipo che vuole questo mezzo espressivo diretto principalmente ad un pubblico molto giovanile.
In questo caso, invece, la storia è (quasi) quella di un classico cartone animato. I due protagonisti, Ponyo e Sosuke, sono bambini. C'è una certa somiglianza con la vicenda della sirenetta, non ci sono morti, cade una sola goccia di sangue, anche i danni causati da un terribile uragano non sembrano sostanziali. Anche il tipico conflitto tra diverse forze è qui più sfumato del solito.
Dal punto di vista della sceneggiatura (sempre di Miyazaki) mi sembra dunque che questa produzione dello Studio Ghibli sia stata addomesticata, forse per renderla più accettabile a tutti.
Invece non ci sono limitazioni sulla fantasia e sulla sua rappresentazione grafica. In particolare sono stato colpito dalla ricchezza e vivacità dei colori usati. Una vera festa per gli occhi.
Semplicemente incredibile la sequenza iniziale, di cui preferisco non dir nulla, per lasciare il piacere, a chi non avesse ancora visto il film, di farsi sorprendere dalle immagini.
La storia è quella di una bizzarra giovane sirenetta, somigliante ad un pesciolino rosso con faccia umana, che incontra un bambino umano e decide che il suo futuro sarà con lui. La storia è ostacolata dal padre, un umano che, un po' come il Nemo di Verne, ha preferito il mare al genere umano. L'unione tra i due giovani è vista da lui come uno sbilanciamento delle forze, che come tale non può che portare a catastrofi.
La madre di Ponyo, come spesso accade alle donne nei film di Miyazaki, ne sa di più, e riesce a trovare una soluzione alternativa.
Questo canovaccio piuttosto standard è arricchito da dettagli e variazioni tali da renderlo sorprendente come una storia mai sentita.
Piuttosto che sapere del finale, ricorderò molto volentieri e a lungo Ponyo che cavalca le onde del mare in tempesta. Per la faccenda della sceneggiatura invece direi che come al solito chi l'ha scritta non aveva il permeesso di farne una serie. Non si spiega altrimenti il popò di roba che vediamo, con ispirazioni fuori dal comune per giunta.
RispondiEliminaQuasi indescrivibile come scena, Ponyo mutata in bambina che corre sulle sorelle mutate in pesci/cavalloni marini! Sorprendente e molto bella.
EliminaMi ha toccato molto anche il riconoscimento di Ponyo da parte di Sosuke. Primi piani alternati, con lui dubbioso, lei speranzosa, poi dubbiosa, lui che pensa "impossibile!" ma poi ci crede.
Faccine che solo un genio poteva inventarsi...
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