Ladri di cadaveri - Burke & Hare

Una delle non molte occasioni per vedere Andy Serkis recitare con la sua faccia. È anche la prima regia cinematografica del nuovo millennio per John Landis (mica paglia). Co-protagonista Simon Pegg, una parte minore per Tom Wilkinson e tante facce note (inglesi) in piccoli ruoli, incluso un cameo di Christopher Lee.

Però come sceneggiatura si sarebbe potuto far di meglio. Tutto scorre senza intoppi ma anche senza grandi emozioni. La parte migliore mi è sembrata il finale, così che mi è venuto da pensare che, chissà, rimontando il materiale, iniziando con gli arresti, e poi tornando indietro con un lungo flashback, magari si otterrebbe un effetto diverso.

Come avverte la scritta iniziale, si tratta di una storia vera, tranne le parti che sono state inventate, che fortunatamente devono essere state numerose. Si narra dei due imbroglioncelli citati nel titolo che trovano un modo per sbarcare il lunario, vendere cadaveri alle scuole di medicina. Queste ultime fiorivano nell'Edimburgo ottocentesca, al punto da creare una scarsità di prodotto. La necessità aguzza l'ingegno, e i due decidono di procurarsi materiale aggiuntivo forzando gli avvenimenti.

La storia è in realtà un pretesto per prendere in giro i meccanismi del capitalismo. Persino l'omicidio è accettabile, ma solo se eseguito nelle giuste forme.

2 commenti:

  1. Ho un bel ricordo di questo film, l'ho visto in sala con John Landis! Gran simpaticone.

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    1. Anche a me John Landis sta molto simpatico, ma al massimo ho sentito una sua intervista alla radio.

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