Paper man

Visto per la curiosità nata quando ho scoperto che la sceneggiatura del secondo Sherlock Holmes di Guy Ritchie è stata scritta dai coniugi Mulroney che hanno scritto e diretto anche questo film. La signora Michele ha anche co-scritto una commedia, Sunny & Share Love You, che è praticamente ignota al mondo (su imdb ad oggi sono in 48 ad ammettere di averla vista), per Kieran, invece, non ci sono altri precedenti.

Paper man ha qualcosa di buono, ma non mi ha convinto. Soprattutto la prima parte è fiacca e bisogna armarsi di tanta pazienza per arrivare sani e salvi al finale. C'è qualche battuta divertente, qualche scena commovente, un paio di punti su cui meditare, ma la struttura del racconto mi è parsa debole.

Due coniugi newyorkesi in crisi, lei (Lisa Kudrow, sposava Billy Crystal in Terapia e pallottole) è un medico di buon successo, lui (Jeff Daniels, partito forte negli anni 80, decisamente sottoutilizzato in seguito) uno scrittore in blocco creativo. Decidono di prendere una casetta in provincia, dove lui cercherà di scrivere il suo libro, mentre lei lo passerà a trovare nei fine settimana. Oltre al blocco, lui ha un notevole problema: ha un amico invisibile (Ryan Reynolds), un supereroe che non fa nulla ma si atteggia a Superman. Come se questo non bastasse, tampina una ragazzetta (Emma Stone) chiedendole di fare da baby sitter, trascurando di spiegarle che non ha bambini.

Nasce una curiosa amicizia tra i due, sulla falsa riga di Ghost world, giustificata dall'affinità caratteriale. Seguono alcune sorprese, fino a giungere ad un finale sfumato ma che lascia pensare che le cose migliorino un po' per tutti.

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