Take shelter

Ha molto in comune con la mia precedente visione, Another Earth, ad esempio il fatto che la distribuzione italiana non se la sia sentita di cambiare il titolo ad entrambi. Poi il relativo basso costo (per gli standard americani) e direi anche una buona idea iniziale che però finisce per perdersi per strada.

Anche qui si tratta di un gioco prevalentemente a due tra regista (e sceneggiatore - Jeff Nichols) e protagonista (Michael Shannon), con il supporto di un ottimo cast al contorno, in particolare Jessica Chastain, nel ruolo della moglie.

La storia è presto detta, un tale che ha una vita normale nel mid-west americano, ad un certo punto inizia ad avere incubi spaventosi, roba da rizzare i capelli al punto che mi ha fatto pensare allo Shining di Kubrick, pur essendo meno efferato. Una sciagura sta per abbattersi su di lui, e su tutti quanti, pensa di interpretare lui. Oppure sta uscendo matto. Indeciso tra le due ipotesi, migliora il rifugio anti-tornado che ha in giardino e cerca sostegno psicologico.

Più il film continua e più gli incubi peggiorano, e più peggiorano le sue relazioni con gli altri, che propendono per la seconda delle sue spiegazioni, anche perché la di lui madre ha avuto una storia simile. Il bello della vicenda è che la moglie, pur tra molte perplessità, fa di tutto per stargli vicino ed aiutarlo, nonostante che ciò sia oggettivamente difficile.

Il problema è, a mio avviso, tutto nel finale, che non ho capito dove vuole andare a parare, e mi ha dato l'impressione che Nichols, che pure ha svolto egregiamente il tema fino a quel punto, non sapesse più che pesci pigliare e abbia deciso per un finale ad effetto fine a se stesso.

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