Jerry Maguire

La prima parte m'è sembrata un po' debole. Stavo quasi per chiedermi come mai avevo un così buon ricordo del film quando è decollato ed è tornato ad essere quello che era nella mia memoria.

La storia, scritta e diretta da Cameron Crowe, è quella di un agente sportivo, uno di quei tizi che rappresentano atleti, cercano loro ingaggi e campano con le percentuali dei loro clienti, Jerry Maguire (Tom Cruise) che, arrivato alla mezza età viene colpito dalla consapevolezza di fare un lavoro inutile per uno scopo inutile, per dei clienti che tratta come merce, e a cui non dispiace il trattamento, basta che sia ben retribuito.

In un impeto di buona fede, scrive una relazione sull'insensatezza di tutto ciò, propugna il ritorno ad un rapporto meno fasullo tra rappresentanti e rappresentati, anche a costo di ridurre i profitti. Tutto questo sarebbe bello e giusto, se non fosse che il buon Jerry non lavora in proprio, ma per conto di una grande azienda. Dunque riceve molte lodi per la sua franchezza, e viene licenziato in tronco.

La frenetica lotta per mantenere il portafoglio di clienti ha il magro risultato di assicurargli Rod (Cuba Gooding Jr.), giocatore di football americano medio livello, non più freschissimo e con un problema caratteriale, oltre che una parlantina davvero esagerata.

Lasciando l'ufficio cerca di convincere altri (ormai ex-) colleghi a seguirlo. Anche qui trova un solo seguace, Dorothy (Renée Zellweger), impiegata della contabilità, madre di un turbolento bimbo, vedova da alcuni anni. Risulta chiaro che a Dorothy Jerry interessa più come uomo che come datore di lavoro, nonostante lui sia fidanzato, e pure in procinto di sposarsi.

A questo punto si vira verso la commedia romantica, riuscirà Jerry a capire che lo scopo della sua vita non è fare soldi ma avere una vita propriamente detta? Sembra di sì, poi sembra di no, poi ...

Come succede nei film di Crowe, anche qui la colonna sonora è composta quasi completamente da una playlist di canzoni scelte accuratamente dal regista. Cose come gli Who, Tom Petty, Bob Dylan.

9 commenti:

  1. Carino si, e Tom Cruise è meno indisponente del solito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a me Cruise non mi entusiasma, e direi che qui se la cava meglio che in altri prodotti.

      Elimina
  2. Ecco, uno dei pochi film da salvare con Cruise protagonista, ma ricordatevi che la scena dell'abbandono del lavoro è piena di lui. Cameron Crowe, perché non fai più film???

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E in effetti quella scena non è che mi sia poi piaciuta tantissimo ;)

      Crowe non è mai stato molto prolifico come regista, a parte quando ha sparato Quasi famosi e Vanilla sky uno dietro l'altro. A me è piaciuto anche il suo più recente La mia vita è uno zoo (che pure non direi tra le sue cose migliori), e vedo su imdb che è al lavoro con Bradley Cooper ed Emma Stone.

      Elimina
    2. Oddio, tocca rivalutare anche Bradley ora? Ma che combina Crowe tra un film e l'altro? Si sceglie la colonna sonora, tipo come in Alta fedeltà? Speravo ci fosse la Dunst in La mia vita è uno zoo, quindi lo metto in secondo piano, perché mi pare sia pure venuto male.

      Elimina
    3. Non ho visto molta roba del Cooper, in Limitless mi è passato abbastanza inosservato, ma in Silver lining playbook non se la cava poi male, e vedo che ho in lista di attesa qualche altro titolo con lui presente. Per cui, forse sì, magari conviene tenerlo d'occhio.

      Già, chissà che combina Crowe quando non è sul set.

      Elimina
    4. Almeno che scriva su Rolling stone, almeno quello. Poi Cooper: mi sa tanto che è un figo, a detta delle donne, ma potrebbe diventare un nuovo George Clooney. Aspetto notevoli smentite.

      Elimina
  3. visto all'epoca dell'uscita causa amica innamorata di Tom Cruise (in effetti per anni con questo motivo mi sono sciroppata ogni film del suddetto anche se non mi piace...ma da "Mission impossibile 2 " ho detto BASTA!!!), non lo ricordo benissimo ma ricordo che nn mi era dispiaciuto; concordo con chi ha detto che Cruise è meno indisponente - e aggiungerei, meno banale- del solito.
    Per me come attore riesce meglio nelle commedie,anche nei drammi funziona, il suo problema è che è fissato con i fil dove fa il SuperUomo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Capisco la reazione a MI2 e assegno il premio per la miglior definizione di Cruise in un aggettivo a Beatrix con "indisponente".

      Nonostante ciò, non vedere film per la sua presenza mi pare eccessivo. Sarebbe un peccato perdersi Leoni per agnelli, ad esempio.

      Elimina