Spaced - Stagione 1

Sit-com sperimentale a bassissimo costo, è stato il punto di partenza del sodalizio tra Edgar Wright (regia), Simon Pegg (co-sceneggiatore e protagonista) e Nick Frost. La protagonista femminile e co-sceneggiatrice è Jessica Hynes (al tempo Jessica Stevenson), che ha rincontrato il terzetto ne L'alba dei morti dementi e il solo Pegg in Burke & Hare ma si è ritagliata una carriera per conto suo.

Lo sperimentalismo sta sia nella regia di Wright, che riesce a trasformare l'assenza quasi assoluta di soldi in un pregio, usando creativamente linguaggi da film di genere (horror, fantascientifico, etc) in una struttura che non li prevederebbero, sia nella sceneggiatura a quattro mani che mescola fantasiosamente i punti di vista maschili e femminili ottenendo effetti comici che, se non colpiscono sempre il bersaglio, quando ci riescono lo fanno bene.

La storia è quella di due quasi trentenni londinesi in cerca di trovare una posizione nella società, Tim (Pegg) vorrebbe disegnare fumetti, Daisy (Hynes) vorrebbe fare la giornalista, entrambi hanno una vita affettiva disastrosa. Per riuscire a conquistare un buon appartamento fingono di essere una coppia stabile con lavoro decente e, sorprendentemente, riescono nell'impresa, anche perché Marsha, la padrona di casa (Julia Deakin, vista anche in successive avventure del terzetto, qui recita come una specie di Anjelica Huston/Morticia Addams con una perniciosa dipendenza alcolica) sembra avere un bizzarro modo di selezionare gli inquilini. Vedasi l'artista (Mark Heap) che alloggia nel seminterrato.

Tra gli altri personaggi, il ruolo più importante ce l'ha Frost, che interpreta l'amico di infanzia di Tim, caratterizzato da una passione sfrenata per le armi e la vita militare.

2 commenti:

  1. Perdonami amico caro, non seguo le sit-com...
    Prometto che nel 2014 , almeno qualcuna proverò a vederla..
    Bacio!

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    1. Non farlo sapere in giro, ma non le seguo neppure io. Anche perché, non avendo una televisione, mi risulterebbe complicato. Sì, lo so che si possono seguire le programmazioni televisive anche via web, ma è proprio il concetto che mi è ostico.
      Quello che invece talvolta faccio, è recuperarle seguendo il consiglio di qualche amico. Il che mi riesce meglio.

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