Diversamente dal solito, la sceneggiatura segue con molte libertà il racconto originale. Secondo Conan Doyle, Watson viene mandato da Holmes ad indagare la scomparsa della Carfax, il dottore fa quel che può, al che interviene il protagonista, rimbrotta poveretto, e salva il risultato.
Qui invece Watson (Edward Hardwicke) è in vacanza per conto suo, ha un mezzo interesse per lady Carfax (Cheryl Campbell) che però non è particolarmente in vena di reciprocare, affascinata com'è da un presunto benefattore dell'umanità, tal Albert Schlessinger (Julian Curry). C'è anche un suo vecchio pretendente, Philip Green (Julian Curry), che le ronza attorno, con suo gran fastidio. Viene anche aggiunto un fratello della Carfax, che ha acquisito il titolo di conte di Rufton, di carattere opposto alla sorella.
Holmes, che legge i resoconti di Watson, si accorge che lady Carfax è in pericolo, ma non riesce ad intervenire in tempo. Pur riuscendo in qualche modo a raddrizzare la situazione, in questa versione il consulting detective si considera sconfitto, al punto di non accettare un generoso compenso per il suo intervento.
Il tono della puntata è cupo, grazie anche agli arrangiamenti che Patrick Gowers compie sul tema canonico della serie, anche se viene ravvivato a tratti da alcune graffianti battute dei protagonisti.
E' il primo episodio del terzo blocco, che riprende il titolo dell'ultima raccolta dei racconti originali, Il taccuino di Sherlock Holmes (*), ma questa avventura era nella raccolta precedente, L'ultimo saluto.
(*) In originale The case-book, che sarebbe più un manuale che un taccuino, una collezione di casi.
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