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Mi ha fatto ricordare I tre amigos! per il punto chiave della vicenda, un gruppo di attori vengono scambiati per quello che fingono di essere e si trovano a dover agire come avrebbero agito i loro personaggi. Tema che è sviluppato meglio nel film di John Landis, perché Ben Stiller (che ha co-scritto, diretto, interpretato, e co-prodotto il film) aveva in mente anche altra roba, in particolare lo spoof dei film sul Vietnam (Il cacciatore, Apocalypse Now, Platoon, ma anche Rambo, etc etc ...) e una bonaria critica al sistema cinematografico hollywoodiano. Troppa carne al fuoco, e il risultato mi pare confuso.

Partenza bruciante, in cui vengono presentati gli esilaranti trailer che ci spiegano la storia dei protagonisti del film. Ben Stiller è un action hero alla Stallone, ingabbiato in un ruolo alla Rambo e condannato a ripetere un film sempre uguale. Robert Downey Jr. è attorone che fa collezione di Oscar (una sorta di super Jack Nicholson - Sean Penn - Marlon Brandon). Brandon T. Jackson (chi?) è un rapper dalle nulle capacità attoriali ma dal folto seguito giovanile. Jack Black è un comico bloccato in un multiruolo scatologico che ricorda vagamente il peggior Eddie Murphy.

Questo improbabile cast viene messo assieme da un cinico produttore, violento e sboccato, (un irriconoscibile Tom Cruise) e mandato nel Vietnam a girare un ennesimo film di quel filone. Sceneggiatura basata sui ricordi di un veterano (Nick Nolte, solo una particina, purtroppo), regia affidata al solito inglese senza esperienza ma con belle speranze.

Le stelle litigano tra loro, il gigantesco carrozzone produttivo va per conto suo, un clamoroso incidente alla Hollywood party causa l'ennesimo gigantesco spreco di denaro, e il film sembra destinato a finire nel nulla. Il regista decide di giocare la carta della disperazione, porta gli attori principali (i suddetti più un pivello, che risulterà essere l'unico ad aver letto il copione) nella giungla per riprenderli con telecamere nascoste. Ma il regista esplode su una mina di mezzo secolo prima, e un cartello di produttori di droga pensa di avere a che fare con agenti della DEA.

Svariati gli spunti divertenti, ad esempio il personaggio di Downey Jr (il migliore in scena) è così calato nella sua parte che, pur essendo un biondo australiano, è diventato afroamericano, parla come tale, oltretutto dei diritti della sua gente, facendo ammattire il rapper. Stiller è così stonato che non capisce che il regista è morto, non capisce nemmeno che i narcos sono veri se non dopo essere torturato a lungo (nelle pause urla al regista di tagliare). Al produttore non importa un bel niente di quello che sta succedendo, anzi, fa i conti di quanto potrebbe rendere la morte del cast.

Comunque tutto finisce bene, a parte per i nativi, si intende.

4 commenti:

  1. Sono d'accordo, ormai Downey Jr. è (tornato?) bravissimo e il suo personaggio basterebbe per guardarsi il film. Citerei a questo proposito la scena in cui parlano degli Oscar, su come vengono attribuiti. Gli spunti sono notevoli, ma la sceneggiatura, il regista o chissà chi, mandano tutto in malora quando entrano nel villaggio.

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    1. Non l'ho mai seguito tanto, ma anche quando fa porcherie immani (il recente Parto col folle, ad esempio) fa rimpiangere che sprechi il suo talento in quel modo. D'altro canto, mi sono accorto di lui vedendo Iron man, che non è certo un complimento per il mio acume, e grazie alla scoperta mi sono cercato altri film che pur non essendo capolavori una visione la meritano (questo e Kiss kiss bang bang, ad esempio).

      Per il film corrente direi che Ben Stiller ha preteso troppo da se stesso. Si fosse focalizzato sul ruolo da attore e avesse preso un buon regista con facoltà di cambiare la sceneggiatura, forse il risultato sarebbe stato migliore.

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  2. Pure io me ne sono accorto con Kiss kiss bang bang, ma poi sono venuti Iron man e Sherlock Holmes, e tutta l'ironia che ci mette dentro, superati gli effetti speciali e tutto il resto, spero sia farina del suo sacco. Non possono disegnare tutto sul protagonista!!!
    Ben Stiller è intelligente, ma, chissà come, si rovina spesso, specie negli ultimi anni. Zoolander ad esempio ha in sè molte idee, ma poi si perde e perlomeno ci si annoia un pò.

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    1. Direi di sì, che Downey Jr. porta in dote ai film che fa la sua capacità di aggiungere valore ad un personaggio. E direi che lo si vede soprattutto nei film mediocri, o anche pessimi, che ne escono meno peggio di quel che sarebbero senza di lui.

      Stiller non l'ho mai seguito molto, Zoolander mi manca, e in genere non sono particolarmente interessato alla sua filmografia. L'ho visto di recente in Tower heist ma non mi ha fatto una buona impressione.

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