Il grinta

Ho un ricordo molto lontano dell'originale in cui a far da protagonista era John Wayne, così lontano che mi ricordavo male il titolo, spagnolizzato in El grinta. Però leggo che al seguito è stato dato il titolo italiano di Torna el Grinta, e dunque chissà. Se qualcuno ne sa di più e capita su questa pagina è pregato di vuotare il sacco.

La versione che ho appena visto è quella dei fratelli Ethan/Joel Coen che è, come dire, il solito loro film. A me i Coen piacciono, i loro film sono (solitamente) girati con una cura non comune. Luci, colori, sonoro, scelta delle musiche, inquadature che uno ci farebbe un quadro. Per non parlare poi di tutto il resto.

Problema è che dopo un po' ci si accorge che la storia è sempre quella. Il caso domina le nostre vite, gli umani sono esseri molto peculiari, succedono cose bizzarre, il giusto non si aspetti altra ricompensa dal gusto che gli dà comportarsi giustamente. Tutte cose che mi vanno anche bene, ma apprezzerei più varietà.

Dire che mi aspettavo che l'approccio ad un western classico avrebbe portato i Coen a cambiare il loro registro è eccessivo. Infatti, per dirla tutta, non me l'aspettavo affatto. Sarà stata questa disillusione preventiva che mi ha privato dell'entusiasmo che altri hanno provato per questo film? O avrà contribuito anche il mio poco interesse per il genere?

La storia è narrata in un lungo flashback dalla protagonista, ormai donna di mezza età, che ricorda il periodo fondamentale della sua vita quando, ragazzina (Hailee Steinfeld), riuscì a far giustizia dell'omicidio del padre.

Come spesso accade, anche questa volta il titolo italiano è sbagliato. In primo luogo non è vero che Marshall Cogburn (Jeff Bridges) sia soprannominato Grinta (che dopotutto non è una cattiva traduzione di true grit - che direi significa qualcosa come vero carattere). Viene chiamato così dalla ragazzina, e una sola volta (se non mi sono assopito durante la visione), quando gli spiega perché vorrebbe che fosse lui ad inseguire l'assassino. Il vero soprannome di Cogburn è Rooster, ovvero galletto. La grinta è quella che viene mostrata soprattutto dalla ragazzina, ma un po' da tutti i "buoni", nel corso dello svolgimento dell'azione. Ad esempio anche LeBoeuf (Matt Demon), ranger del Texas che partecipa alla missione, scambiato inizialmente come una sorta di damerino che gioca a fare il duro, mostrerà di avere grit da vendere, oltre che una mano molto ferma.

2 commenti:

  1. concordo: SE NON PIACE IL GENERE WESTERN (i grandi spazi, i pistoleri, le impiccagioni...) QUESTO FILM NON ENTUSIASMA
    un triplice hurrà alla giovanissima Steinfeld (non aveva ancora 14 anni quando hanno girato!!!); ma perché da noi non troviamo giovani attrici/attori così?
    forse perché preferiscono il mondo delle canzonette? o la tv, dove si lavora poco e si guadagna troppo?

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  2. A dire il vero qualche giovin attore io lo conosco, non così giovani e probabilmente nemmeno così bravi (e che grit. Reggere la scena a quell'età con Demon e Bridges di fianco e i Coen davanti non è da tutti). Mi pare che manchino più le occasioni che la buona volontà.

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