Knockout - Resa dei conti

Storia poco originale, alla Hanna, per restare sul recente, ma reinterpretata in salsa direi quasi hitchcockiana (almeno a tratti) da Steven Soderbergh con un cast sorprendente. Il risultato mi pare inferiore alle potenzialità espresse anche se non saprei bene dire cos'è che mi ha convinto di meno. Forse una scarsa amalgama degli ingredienti.

Una gentil fanciulla (Gina Carano) ha un appuntamento in un bar trattoria (beh, lì non li chiamano certo così) nell'upstate newyorkerse con un tale (Channing Tatum) che la invita a salire in macchina. Lei non vuole, lui cerca di convincerla, segue scazzottata e sparatoria che lascia capire il carattere di lei.

Rapisce un tale, con il solo apparente scopo di avere un pretesto per raccontare in flash back quanto ci serve sapere, e insieme se ne vanno verso la seconda metà del film.

Ma prima il flashback. Di lavoro la nostra eroina è una contrattista, nel senso che il suo ex (Ewan McGregor) la manda in giro per il mondo con altri tipacci a fare lavori sporchi per conto del governo. In quel caso, il governativo era Michael Douglas, che ha messo in contatto il committente (Antonio Banderas) con l'agenzia per un lavoretto in Spagna.

Missione risolta, tutti a casa. Ma il capo la ricontatta per un extra, una puntata a Dublino dove dovrà fare da spalla ad un altro contractor (Michael Fassbender). Non ci sarebbe bisogno di una super-agente come lei, ma il cliente insiste. In realtà si tratta di una trappola, Fassbender (illuso) dovrebbe non solo ucciderla, ma anche farle perdere la reputazione. Giusto per aggiungere un nome, nel complotto entra anche Mathieu Kassovitz.

Fine del flashback, seconda parte in cui lei randella tutti quanti fino a che non scopre cosa è successo davvero e perché.

La Carano al centro di un cast che include i nomi sopra citati fa un po' impressione, ma tant'è. È certamente una attrice adatta al ruolo, anche se non ho capito bene se l'espressività limitata è un suo limite o il risultato dell'immedesimazione richiesta.

Che Soderbergh alla regia ci sappia fare non è certo una grande scoperta, bello l'uso della colonna sonora, non mi hanno particolarmente interessato le scene di lotta, ma direi che sono fatte decentemente.

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