Doctor Who 8.12: Death in Heaven

Ne Il giorno del Dottore, quel mitico episodio in cui tutte le versioni del Dottore, compreso il War Doctor, Dottore dimenticato (John Hurt), si sono coalizzate per un apparentemente impossibile salvataggio di Gallifrey, avevamo fatto la conoscenza di Osgood, una simpatica ragazzotta (Ingrid Oliver) che lavorava per UNIT e aveva una evidente passione per il Dottore. Quella pazza di Missy (Michelle Gomez) ce la polverizza sotto gli occhi.

Ma questo è niente. Succedono cose ben più drammatiche. Fortuna che sui titoli di coda appare per un secondo Nick Frost nelle sembianze di Babbo Natale, come gancio per il classico speciale natalizio della serie, che strappa un liberatorio sorriso.

La prima parte del finale di stagione mi aveva lasciato con un gran punto di domanda aleggiante sulla mia testa. La sceneggiatura avrebbe potuto tendere verso direzioni consolatorio-spiritiste che non mi sarebbero per niente piaciute. Fortunatamente non è andata così. La presunta svolta paranormale non era altro che un diabolico (e assolutamente folle) piano di Missy per conquistare prima la Terra e poi l'intera galassia.

Missy ci è stata centellinata per tutta l'annata, ma è valsa la pena di aspettare. Di rado il Dottore si è dovuto scontrare con un avversario così in bilico tra ripugnanza e simpatia, vedasi il momento in cui cala dal cielo come una novella Mary Poppins. Sembra davvero il lato oscuro del Dottore personificato. Spiega benissimo il terrore del Dottore quando è costretto a fare le sue impossibili scelte. O la sua disperazione nel vedere Clara (Jenna Coleman) diventare in un qualche modo dottoresca in queste ultime puntate.

Per alcuni minuti il perfido Steven Moffat ci fa pensare che Clara stia realmente completando la sua mutazione nel Dottore, nei titoli di testa vediamo persino i suoi occhi, invece di quelli accigliati di Peter Capaldi. Ma è tutto fumo negli occhi, che nasconde quella che è la chiusura di un'altra tra le principali questioni della stagione. Clara resta la companion del Dottore, diventa qualcosa di diverso ma comunque legata allo sviluppo della trama whoviana, o se ne va?

Più chiaro era il destino di Danny Pink (Samuel Anderson), evidentemente destinato a lasciare la serie. Ma come? A me non stava molto simpatico, e avrei visto bene un colpo di scena che lo portasse sul lato oscuro. Ma mi sbagliavo, Danny farà la sua uscita di campo onorevole, dimostrando che mi sbagliavo di grosso sul suo conto.

Riappare in questa puntata anche Kate Stewart (Jemma Redgrave), figlia del Brigadiere, che dovrebbe essere a capo di UNIT. Non fa molto, invero. Più che altro fornisce il modo di dare una degna uscita al padre.

Il Dodicesimo Dottore finisce la sua prima stagione piuttosto malmesso. Vince lo scontro con Missy, ma deve ammettere che è una vittoria che gli pesa quanto una sconfitta. E lo vediamo veramente arrabbiato e sconsolato nel finale, quando scopre un ultimo tiro birbone di Missy. Epperò, come lui stesso ha modo di dire, il dolore è necessario. Senza di esso non ci rendiamo conto di cosa sia davvero importante.

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