John Carney questo film lo voleva proprio fare. Così quando chi sarebbe dovuto essere il nome noto da mettere in locandina (Cillian Murphy) si è sfilato dal progetto, lui non si è dato per vinto. Ha convinto Glen Hansard, che aveva composto la colonna sonora assieme a Markéta Irglová, a fare un passettino in più, e a diventare lui il protagonista. Passettino per modo di dire, che il buon Hansard non aveva nessuna intenzione di esporsi in un ruolo così importante, gli era bastata l'apparizione ne The Committments di Alan Parker, roba di quindici anni prima.
Senza la garanzia di Murphy, Carney ha dovuto salutare il budget iniziale, e accontentarsi di una cifra miserrima. Da cui l'atmosfera da simil documentario che permea tutto il racconto, l'assenza di attori professionisti, l'abbondanza di riprese che sembrano rubate e che, a tutti gli effetti, lo sono. Ma se Carney ha consultato il Dogma 95 di von Trier, lo ha fatto con la sola intenzione di trovare escamotage per tagliare i costi.
Un ultima considerazione, la musica qui la fa da padrona. Sconsiglio perciò la visione a chi non piace il genere che pratica Hansard. Per intendersi, i suoi riferimenti sono Leonard Cohen, Van Morrison, Bob Dylan. Con una spruzzatina di Bruce Springsteen.
Lui (Hansard) è stato mollato molti anni prima dalla sua bella. Non si è più ripreso. Vive con suo padre, e i due mandano avanti un negozietto di assistenza per aspirapolveri. Anche se gran parte del tempo lui lo spende come busker per le vie di Dublino. Una sera incontra Lei (Irglová), che rimane colpita dalla triste canzone di amor perduto che lui canta solitario. I due iniziano una titubante relazione di amicizia e cooperazione musicale.
Forse Lui e Lei sarebbero una bella coppia, ma nessuno dei due ci crede abbastanza. Lui ha la sua ex e il sogno di trasferirsi a Londra e fare successo nel mondo della musica. Lei ha un marito che è tornato al paese (Repubblica Ceca) e l'ha lasciata con la responsabilità di badare alla madre e alla figlioletta.
O forse non doveva essere niente di più che un bell'incontro destinato a durare poco. In ogni caso, Lei gli dà la spinta per uscire dalla secca in cui era finito. Lo aiuta a raccogliere i soldi necessari per incidere un demo, mettono assieme un gruppetto di sciagurati, passano un weekend nello studio, e il risultato sembra davvero buono. Anche Lei ottiene qualcosa da questo incontro, decide infatti di ricontattare il marito, e forse riesce a far ripartire quella relazione che sembrava chiusa.
Chissà come va poi a finire. Possiamo solo sperare che l'Oscar per la miglior canzone originale sia un buon auspicio:
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