Banlieu 13

Primo film diretto da Pierre Morel, più noto per la fotografia, cha ha curato, tra l'altro, in Danny the dog e The transporter. In anni più recenti ha diretto Io vi troverò e From Paris with love. I titoli citati dovrebbero rendere chiaro che si tratta di persona usa a lavorare con Luc Besson, e infatti sulla copertina del DVD si fa direttamente il nome di Besson, che ha scritto la sceneggiatura, e non quello di Morel.

Regia non memorabile, in effetti. Storia molto americana, come tradizione di Besson, ritmi molto tesi, accompagnati da una colonna sonora appropriata.

Notevoli le scene di parkour (quella disciplina in cui si corre in ambiente urbano, saltando come molle), non per niente un protagonista è proprio David Belle, tra gli inventori del genere. Considerando che l'altro protagonista è Cyril Raffaelli, più noto come stuntman che come attore, ci possiamo immaginare bene come si svilupperà l'azione.

Ambientato nel futuro prossimo (al tempo della produzione, si specifica come data un 2010 che per fortuna non è come viene dipinto), una strana coppia, sbirro e galeotto, che devono compiere una missione apparentemente impossibile: recuperare una sorta di bomba atomica prima che esploda. In mezzo c'è un supercattivo che tiene pure in stato di schiavitù la sorella del galeotto.

C'è un substrato socio-politico appena accennato alla vicenda, infatti si suppone che le banlieu parigine siano diventate una sorta di enclave in cui il potere statale abbia abdicato il controllo, e ci si interroga se questo sia giusto. Ma bisogna fare molta attenzione per accorgersene.

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