Kiki consegne a domicilio

Trovato solo nella versione inglese della Disney datata 1998, che comunque non dovrebbe mancare nelle collezioni degli ammiratori di Kirsten Dunst, in quanto è proprio lei a dar la voce a Kiki. Per quel che ne ho capito, le differenze con l'originale dovrebbero essere minimali.

Visto su consiglio di Acalia, quando ha scoperto che il sottoscritto, pur rimanendo favorevolmente colpito dall'indubbia qualità de Il castello nel cielo, opera dello stesso Studio Ghibli, sempre per la regia di Hayao Miyazaki, di animazioni giapponesi ne conosceva davvero poco.

È il mio terzo film della famiglia, e ormai non sono più (molto) sorpreso dallo strano mondo parallelo in cui sono ambientate le vicende. Qui si narra di una giovane strega, ancora bambina, che come tradizione deve lasciare la famiglia per un anno in cui sperimentare le capacità magiche, prima di diventare una strega a tutti gli effetti. Una specie di rito di passaggio, dunque.

Al contrario del mondo potteriano, qui non c'è alcuna contrapposizione tra magici e "normali", al massimo un leggero stupore per chi vede la bimba volante per la prima volta. Con la sola compagnia di un simpatico gatto nero, Kiki parte per una città a caso, gira che ti rigira arriva a ... Stoccolma. È proprio lei, lo giuro. Solo che è su un oceano, ha un non so che di centro-europeo, con un tocco molto mediterraneo. E per quanto riguarda il periodo, direi che si tratta di un inizio secolo scorso, anni 30 o giù di lì, però variazioni (televisioni anni sessanta nelle case, ad esempio) che rendono una datazione reale impossibile.

La storia raccontata è minimalista, il fatto che Kiki voli su una scopa è puramente incidentale. È una ragazzina che sta diventando adulta, vive in una grande città, conosce gente, un ragazzino che si invaghisce di lei, fa amicizie, ha qualche avventura e piccole disavventure, finché sul più bello, si accorge di aver perso il suo unico potere magico, non sa più volare (ah, dimenticavo, non riesce nemmeno più a capire cosa dice il gatto). Tutto finirà bene, ma con qualche batticuore.

Direi che il film è pensato per un pubblico molto giovanile, ma con una cura tale da renderlo interessante un po' per tutti. Direi che sono due i temi principali, il distacco dalla famiglia e il bilanciamento tra l'esigenza di adattarsi all'ambiente circostante pur senza abbandonare le proprie caratteristiche personali.

8 commenti:

  1. Strano che tu non abbia trovato la versione italiana, eppure esiste (anche se ahimé il DVD ormai è introvabile, spero che la Lucky Red lo porti su grande schermo). Credo che tu sia pronto per "Il mio vicino Totoro" :)

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    1. Ah, mica mi lamento. L'inglese è molto chiaro, grazie al fatto che è pensato per un pubblico molto giovane e un po' di tutto il mondo.
      Mi segno Totoro, ma ho già pronto per la visione il tuo precedente consiglio, La città incantata - questo facilmente reperibile anche su DVD in italiano.

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  2. Anche io l'avevo visto in italiano, diciamo che "in giro" si trova abbastanza bene. Approvo la scelta de "Il mio vicino Totoro" di Sailor Fede e comunque rilancio (anche per cambiare un po' genere) con Summer Wars (da me c'è anche una recensione)^^

    PS è un problema se metto i link nei commenti?

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    1. Nessun problema, anzi. E ne frattempo mi segno anche quello.

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  3. Kiki effettivamente è uno dei film meno brillanti di Miyazaki, ma ha una tale poesia visiva e di intenti da far scomparire molta produzione animata occidentale! Il mio vicino Totoro è bellissimo, La città incantata è forse il capolavoro di M. Però io sono sentimentalmente molto legata ad Howl :)
    Summer Wars è divertente :) :)

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  4. Io non l'ho visto :(

    Grazie mille per il commento, CIAO!!!

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