Doctor Who 8.8: Mummy on the Orient Express

La sceneggiatura è di Jamie Mathieson, che ha iniziato la sua carriera con Frequently Asked Questions about Time Travel. Partendo così, lo sbarco nella famiglia del Dottore era naturale, e avviene in grande stile, con questo riuscito episodio e con il successivo, Flatline, che sembra anch'esso interessante, a vedere i primi trailer resi disponibili.

Una compagnia di viaggi-vacanze interstellari mette a disposizione dei suoi facoltosi clienti una replica del Orient Express. Il Dodicesimo Dottore (Peter Capaldi) decide di farci un giro, come ultimo viaggio con Clara Oswald (Jenna Coleman) che gli ha detto senza tanti giri di parole di averne fin sopra i capelli dei suoi modi poco ortodossi (8.7 Kill the Moon).

I due si trovano così coinvolti in una storia che sembra una trasposizione in ambiente horror-fantascientifico di un racconto di Agatha Christie, dove l'Orient Express si incrocia con i dieci piccoli indiani. Abbiamo infatti che una mummia, visibile solo ad un predestinato alla volta, uccide uno ad uno i passeggeri finché non si riesce a scoprire il suo mistero. O muoiono tutti i partecipanti all'allegro viaggio.

Sul versante di un tema comune all'intera stagione, questa sembrava essere una puntata della svolta, in cui il Dottore si sarebbe scelto un nuovo companion, o magari avrebbe deciso di restare da solo per qualche tempo. E in effetti vengono esplorate un po' tutte le possibilità. Un tal Perkins (Frank Skinner), capo ingegnere del treno/astronave, supporta il Dottore nell'indagine, e si mostra capace sia di dare buoni suggerimenti sia di tenere a bada il bizzoso carattere del Signore del Tempo. E ad un certo punto assistiamo pure ad un contraddittorio in cui entrambe le voci sono del Dottore, che sdoppia la sua personalità per meglio analizzare il caso.

Tocco musicalmente bizzarro, Dottore e Clara entrano nell'Orient Express mentre Foxes (all'anagrafe Louisa Rose Allen) esegue una versione rivista nel testo per includere elementi da viaggio nello spazio e in un arrangiamento swinging di Don't stop me now dei Queen:

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