Cuore selvaggio

Il titolo originale, Wild at heart, suonerebbe in italiano qualcosa come selvaggio, nel senso di violento, barbaro, di natura. E questo spingerebbe ancor più ad un confronto con Assassini nati (ovvero Natural born killer), film di quattro anni dopo, che a me pare riuscito meglio. La regia di David Lynch, pur essendo come suo consueto ottima, a mio gusto eccede qui in barocchismi e stereotipi che vogliono evidentemente satirizzare il cinema, e forse ancor più le serie televisive, anni ottanta. Hanno dunque un loro senso, ma restano comunque indigeribili. Una maggior levità, o un ritmo più alto, come quello del sopra citato NBK, avrebbero aiutato a far passare più facilmente in messaggio.

Qui succede che due giovinetti, Sailor (Nicolas Cage) e Lula (Laura Dern), vedono il loro amore contrastato dalla madre di lei, Marietta (Diane Ladd), la quale cerca prima di far sesso con lui, e non si capisce se più per libidine o per crearsi uno schermo difensivo rispetto a qualcosa che Sailor potrebbe aver visto e che per lei è fonte di grosso imbarazzo. Poi, al diniego di lui, non si fa problemi a mandargli contro un gorilla animato di cattive intenzioni, che fa una brutta fine, mostrata in modalità splatter.

La giovane età di Sailor, sommata a numerosi attenuanti, tra cui quella di essere orfano di genitori alcolizzati, fanno sì che il nostro se la cavi con un paio di anni di galera, prima di uscire in libertà vigilata. Come esce, Lula gli corre in contro, e i due se ne fuggono verso ovest.

Marietta contatta separatamente un paio di suoi amanti, e li mette sulla pista dei fuggitivi. Il più normale dei due (Harry Dean Stanton) nulla può contro il suo rivale, Marcello Santos (J.E. Freeman) che saggiamente lascia il lavoro sporco ad un impresario di sicari liberi professionisti, che a sua volta scatena una masnada di psicopatici. Tra questi spiccano i due che arriveranno molto vicini a fermare Sailor, ovvero Bobby Peru (Willem Dafoe) e Perdita Durango (Isabella Rossellini). Questi però, nel momento topico, perdono la testa (*) e Sailor la scampa, anche se si becca un'altra condanna, questa volta per rapina.

Altri anni in galera, e la coppia si ricompone. Questa volta però il tempo, un figlio, e una serie di legnate che risvegliano il buon senso in Sailor, fa sì che i due siano più maturi. E chissà, forse ci sarà una specie di lieto fine.

(*) Non sto a specificare se in senso figurato o letterale.

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