E' il film che ha fatto conoscere Peter Weir (*) al resto del mondo, anche se in realtà qui il suo ruolo si è strettamente limitato a quello della regia, visto che il progetto è saldamente rimasto tutto il tempo nelle mani di Patricia Lovell, che s'era innamorata del romanzo omonimo di Joan Lindsay, al punto di decidere di far valere le sue conoscenze per raccogliere i fondi necessari e produrre il film.
La storia è molto australiana, con influenze che mi sembrano riconducibili al filone inglese in bilico tra gotico e sovrannaturale. Al centro della quale c'è un collegio femminile, diretto con fiero cipiglio da Mrs. Appleyard (Rachel Roberts). Il giorno di San Valentino viene organizzato per la scolaresca un picnic presso una bizzarra conformazione rocciosa poco distante, detta per l'appunto Hanging Rock. Alcuni fatterelli strani vengono ignorati dalla comitiva (**), dalla quale si stacca un gruppetto di quattro ragazzine che decidono di avventurarsi nella inquietante collinetta. Più tardi, la tetragona insegnante di matematica prenderà in solitaria la medesima direzione. Solo due studentesse, in tempi e modi diversi, faranno ritorno.
(*) Ottimo lavoro, in effetti, nonostante il cast artistico dal livello medio non particolarmente eccelso. Bello l'uso della colonna sonora che, per quanto minimale, raggiunge l'effetto voluto.
(**) In particolare, i pochi orologi disponibili si fermano tutti a mezzogiorno circa.
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