Mi chiedevo se Steven Soderbergh avesse lasciato la regia del sequel di Magic Mike al fido Gregory Jacobs per fargli un piacere o se, viceversa, sia Soderbergh che ora deve un favore a Jacobs. Dopo la visione punterei sulla seconda. Trattasi infatti di puro prodotto commerciale il cui scopo principale è quello di spremere quanto possibile dall'inaspettato successo della prima puntata.
Dal progetto si sono sfilati ben tre tra i personaggi principali, l'impresario con pochi scrupoli Dallas (Matthew McConaughey), il nuovo stripper che avanza Adam (Alex Pettyfer) e la di lui sorella Brooke (Cody Horn). La sceneggiatura (Reid Carolin) ha risolto senza farsi troppi problemi queste sparizioni, mandando Dallas e Adam in tournée a Macao, e immaginando che Brooke abbia mollato Mike (Channing Tatum) a causa di bizze che sembrerebbero più degne del fratello che di lei.
La storia è poco più di un pretesto per tenere assieme i vari numeri di stripping maschile del muscoloso cast. E, metaforicamente parlando, sotto lo spogliarello non c'è niente. Il risultato è comunque guardabile, per quanto interessante dell'originale. C'è qualche scena divertente, e non mi è dispiaciuto vedere in azione per qualche minuto prima Andie MacDowell e poi Elizabeth Banks.
A chi si chiedesse come mai tra tutte le quattro ore non salti fuori nemmeno un Full Monthy, e ce lo si sarebbe potuto aspettare per fare una bella fine col botto in questo XXL piuttosto fiacco, bisogna ricordare come per le severissime leggi americane le pratiche mostrate sono lecite solo se gli spogliarellisti coprono il proprio membro, anche se sommariamente. Altrimenti lo spettacolo verrebbe catalogato come prostituzione, con tutte le conseguenze penali del caso.
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