X-Men: Giorni di un futuro passato

Un po' come in Terminator, nel futuro (in questo caso si parla del 2023) c'è una gigantesca guerra sul pianeta Terra, e una fazione ha la bella pensata di far fare a uno dei suoi un salto nel passato (1973) per raddrizzare le cose a proprio vantaggio.

Questo trucco ha fondamentalmente un punto debole, è assurdo. Vero che X-Men prende la fantascienza dal versante più leggero che si possa immaginare, e ne succedono tante e tali che non è che poi si può fare tanto i precisini sui dettagli dei viaggi nel tempo. Credo che sia quello che si deve essere detto anche Simon Kinberg, sceneggiatore e principale responsabile della storia, che ha deciso di lasciare da parte la logica, e anche di non andare troppo per il sottile con la continuità rispetto ai precedenti episodi della saga, avendo un diverso obiettivo principale, che sarebbe poi quello di rifondare una serie che sembrava aver perso la rotta. Tutto sommato il risultato mi pare venga portato a casa, anche se a patto di una eccessiva lunghezza e complicazione della trama. Succede anche che vi siano fior personaggi interpretati da attori anche notevoli costretti in ruoli assolutamente marginali. Vedasi ad esempio Katherine/Kitty (Ellen Page), che passa quasi tutto il suo tempo a disposizione tenendo le mani sulle tempie di Logan/Wolverine (Hugh Jackman).

Le due ore passano rapidamente, anche grazie alla regia, nuovamente affidata a Bryan Singer, che già aveva diretto i primi due capitoli. Cose interessanti ce ne sono parecchie, forse anche troppe. Il solo rapporto tra Charles Xavier/Professor X (James McAvoy e Patrick Stewart) e Erik Lehnsherr/Magneto (Michael Fassbender e Ian McKellen) sarebbe bastato a riempire il film. Nel passato i due, inizialmente amici, litigano a causa di Raven Darkhölme (Jennifer Lawrence), che entrambi vogliono manipolare a proprio modo. Lei sceglie una via tutta sua, si fa chiamare Mystique, finendo per trovare una sua sintesi non propriamente ottimale tra le due visioni del mondo che le sono state prospettate.

2 commenti:

  1. Non male: nel complesso mi è piaciuto... Ma se penso alla discontinuità narrativa fatta in tutti i film, un po ci rimango male

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    1. Sono d'accordo. Conviene guardarlo come un reboot e non pensare troppo agli episodi passati.

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