Colonna sonora abbastanza terribile; Arnold Schwarzenegger nel ruolo del titolo che dà il suo meglio quando riesce a mantenere la sua famosa inespressività - purtroppo a volte tenta di "interpetare il personaggio", rovinando l'effetto; inseguimenti e sparatorie alla starsky & hutch; sceneggiatura un po' ballerina; effetti speciali mediamente pietosi (vabbé, roba di trent'anni fa). Più che il futuro apocalittico mostrato a sprazzi, ho trovato angosciante la rappresentazione di quello che era il presente di metà anni ottanta a Los Angeles.
Film salvato dall'idea alla base della sceneggiatura (in parte di James Cameron, anche alla regia), autocontradditoria ma non priva di un suo fascino perverso. Nel futuro le macchine prendono il potere, gli umani resistono e sembra che riescano a domare la rivolta, ma le nostre creazioni ribelli escogitano un piano bizzarro per ribaltare la situazione: mandano nel passato un terminator (anzi "il" terminator, come dice il titolo originale) per uccidere la madre del capo della resistenza. Un umano lo segue per bloccare la sua missione. Tutto ciò crea un incomprensibile paradosso, dato che Sarah Connor non avrebbe generato il suo figlio prodigioso se non ci fosse stato questo tentativo di eliminarla. D'altro canto, non è pensabile che non si svolgerà (si fosse svolta?) la missione, dato che il tizio esiste (esisterà?). E che dire di suo padre, che dev'essere (sarà? era?) più o meno suo coetaneo?
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