Scritto, diretto e prodotto da James Cameron, sembra a tratti più un remake che un sequel del primo Terminator, come se Cameron abbia voluto rifarlo con un budget più in linea con quella che era la sua idea iniziale. Gran parte dei difetti del primo episodio, in effetti, non li riscontro più qui. Persino Schwarzie si mantiene più sulla parte.
Purtroppo assieme ai difetti se ne va anche l'interesse della storia, tenuta qui a galla dall'arrivo di un nuovo terminator più evoluto e dall'idea che sarebbe possibile cambiare il futuro, impedendo la generazione delle macchine. Cosa ancora più autocontraddittoria di quanto visto nel primo episodio, a ben vedere. Tanto per dirne una, come può essere nato il figlio di Sarah Connor se il padre non può fare il viaggio nel tempo in modo da generarlo? Ma non è questa la cosa peggiore del film, a mio parere, quanto un abuso di armi e uno smaccato puntare al mercato minorile (con un John Connor ragazzetto insopportabile).
C'è di più Bla bla: io sono sempre rimasto affascinato dagli effetti speciali, ancora meritevoli di lodi. Poi, negli ultimi anni hanno combinato un bel pò di casino con la linea temporale...Ti consiglio i post di Tomobiki Marchenland a tal proposito, che si è fatto l'intera saga come te, nelle ultime settimane.
RispondiEliminaHai ragione, sia su Tomobiki che scrive cose molto interessanti, sia sul fatto che gli effetti speciali reggano ancora oggi.
RispondiEliminaNon capisco la cosa del figlio.....
RispondiEliminaquelli trombano, per dirla chiaro, nel primo terminator, lui muore ma lei rimane incinta....
tutto qui.......
il film è un capolavoro, ottime scene d'azione, insomma non si discute....
parlare di remake mi pare fuorviante.......
poi ci vuole un pò di elasticità mentale in certi casi, altrimenti si trova il pelo nell'uovo in qualsiasi film.
Come "non si discute"? E allora che lo faccio a fare questo blog? :D
RispondiEliminaPer te è un capolavoro, per me è riprovevole. E' il bello dell'essere umani. Ognuno ha il suo modo di vedere le cose.
Posso cercare di spiegare cosa non mi è piaciuto, e tu cosa ti faccia mettere questo film tra i tuoi favoriti. Però dobbiamo essere entrambi disposti ad ascoltare l'altro.
La "cosa del figlio" è palesemente assurda. Pensa se tu, adesso, incontrassi un ragazzetto e sapessi, sentendo dei nastri che tua madre ha registrato decenni prima, che quello sarà (è stato?) tuo padre. Se gli spari che succede? Sparisci nel nulla? E se lui, dopo aver incontrato tua madre, non fosse morto? Ora avresti due padri? Uno dell'età giusta e uno molto più giovane di te? Cose del genere possono succedere in una commedia (vedi Ritorno al futuro) ma qui si prendono sul serio.
Non capisco poi la tua chiusa, dovrei forse dire che questo film è bello, sennò sono in errore? Mi pare che questa sia una tua mancanza di elasticità. Capisco che per te i difetti nella sceneggiatura, che a me sembrano inaccettabili, siano secondari rispetto rispetto ad altre componenti per te più importanti. Però devi capire che persone diverse cercano cose diverse nei film.
C'è infatti la teoria degli universi paralleli......
RispondiEliminaquello che intendo è che in questo caso è meglio porsi poche domande è godersi la sceneggiatura di pura azione....
non so se a te piace la sceneggiatura di questo tipo come appunto anche Kun fu Panda.......
In genere, un film mi piace se racconta una storia che mi dice qualcosa. L'azione va benissimo, dalla corsa campestre alla distruzione di mondi, ma deve starci bene nel contesto. Se diventa fine a sé stessa mi annoia.
RispondiEliminaPer questo motivo m'è piaciuto di più il primo terminator, nonostante le numerose pecche tecniche (effetti speciali pietosi, colonna sonora riprovevole) di questo. Lì c'era una storia che, per quanto improbabile, aveva un suo fascino.
E' vero che alcune versioni della teoria del Multiverso rendono il viaggio nel tempo non assurdo. Solo che non avrebbero senso in questo caso (e giustamente non sono state utilizzate). Qui si torna indietro nel tempo per cercare di cambiare il presente "originale". Ma se cambi il passato di un'altro universo questo non ha nessun impatto sul tuo. Dunque, perché sprecare tutta quell'energia?
Bisognerebbe sperare che gli omologhi di altri universi facciano lo stesso, viaggiando nel nostro passato e ottenendo il risultato per noi. Storia interessante ma ben diversa da quella pensata da Cameron.
la colonna sonora del primo film non è malvagia....
RispondiEliminache tipo di musica ascolti, per curiosità?
Nel primo film si suppone che torni indietro nel tempo nello stesso universo e quindi cambiare il futuro dello stesso universo....cosa che non avviene....:)
te l'avevo detto, sono film d'azione, se non ti piacciono lascia perdere in partenza, però per favore non parlarmi bene di "Avatar" che onestamente non ha una sceneggiatura....
In Ritorno al futuro la teoria dei multiversi veniva presa in considerazione in modo più netto e quindi con una sceneggiatura più corposa...
Ciao!
Non vedo perché dovrei lasciare perdere, grazie al cielo la vastità della produzione cinematografica è tale da non farmi temere la carenza di materia prima. In Terminator 1, a mio avviso, il viaggio nel tempo non è il punto principale. La storia è più quella di Sarah Connor, e di come si trova a gestire una situazione assurda.
RispondiEliminaChe c'entra Avatar qui? Comunque tutto sommato non mi è piaciuto.
Non mi pare che in Ritorno al futuro si faccia riferimento ad un Multiverso, anzi, lì succede paradossalmente che una foto portata nel passato cambi mentre la si guarda quando si fanno azioni che modificano il corso del tempo. Si accenna confusamente a svolgimenti temporali alternativi ma, appunto, senza andar troppo per il sottile. Mi ha divertito (soprattutto il primo episodio) però chiamare corposa la sua sceneggiatura mi sembra eccessivo.
una cosa importante:
RispondiEliminanon potresti segnalare come su splinder o come in altri blog di blogspot la presenza dei commenti.....ogni volta devo farmi più pagine per arrivare in questo post......
non mi hai risposto su che musica ascolti.....
Grazie per il suggerimento - aggiunta. Per la musica, non c'è spazio sufficiente. Un po' di tutto.
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