Eva (Julia Louis-Dreyfus) è una massaggiatrice cinquantenne divorziata, con una figlia (Tracey Fairaway) che sta per spiccare il volo da casa. Sembra essere rassegnata ad una vita piuttosto deprimente e solitaria, quando ad una festa, a cui viene trascinata dalla sorella (Toni Collette), incontra Albert, un corpulento coetaneo (James Gandolfini) verso il quale ha emozioni contrastanti. Si lascia convincere a dargli una possibilità, i due escono, si piacciono, ma lei resta sulla difensiva.
Caso vuole che Eva negli stessi giorni faccia amicizia anche con Marianne (Catherine Keener), poetessa molto posh che, sorpresa, è la ex moglie di Albert. Buon senso vorrebbe che Eva scoprisse subito le sue carte ma la curiosità ha il sopravvento, e cerca invece di usare la sua amicizia con Marianne per raccogliere informazioni su Albert. Mal gliene incoglie.
Storia interessante e ben raccontata da Nicole Holofcener, che media la spigolosità del tema principale (gestione degli affetti quando non si è più giovanissimi) con una buona dose di leggerezza. La vicenda è narrata tutta dal punto di vista di Eva, ed è il suo l'unico personaggio che abbia un significativo sviluppo che, come dire, impari qualcosa da quello che accade. Non ci si lasci distrarre dall'affetto per Gandolfini (il film è uscito postumo), il suo personaggio è secondario e del tutto funzionale a raccontare l'evoluzione di Eva.
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