Survivor

Un po' come ne I tre giorni del Condor, qui abbiamo una operativa dei servizi di sicurezza americani, Kate Abbott (Milla Jovovich), che dovrebbe morire con tutta la sua squadra. Per un banale contrattempo si salva, e viene inseguita da (quasi) tutti quanti, sia i cattivi che vogliono terminare il lavoro, sia i buoni che non hanno capito un tubo e pensano sia lei la responsabile della carneficina. In più, il superkiller che la deve far fuori, si fa chiamare l'orologiaio (Pierce Brosnan), deve anche mettere a segno uno spettacolare attentato alla mezzanotte dell'ultimo dell'anno a Times Square, Manhattan, New York.

Sarebbe dunque un film di impostazione classica, anni settanta, Il giorno dello sciacallo potrebbe essere un altro buon riferimento, aggiornato però alla luce delle minacce terroriste post undici settembre. Il problema è che gran parte dell'azione è scontata, almeno per chi come il sottoscritto conosca i riferimenti presi dallo sceneggiatore (Philip Shelby) e dal regista (James McTeigue). L'unica scena che ricorderei è quella in cui Brosnan si getta dalle scale sparando alla Jovovich. Anche qui roba già vista, certamente irrealistica, ma almeno divertente.

In un ruolo minore c'è spazio anche per Frances de la Tour.

4 commenti:

  1. Avevo già poca voglia di vederlo... Questo mi fa capire che avevo ragione :D

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  2. Sono sicura non andrò a vederlo , mi sembra cosa trita e ritrita come dici tu...
    Un abbraccio forte serale mi caro amico|

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    1. A me non preoccuperebbe tanto il ritrito, dopotutto le polpette sono tra i miei piatti preferiti, quanto il fatto che la ritritura manchi di dare un senso interessante alla storia, come purtroppo accade in questo caso.
      In ogni caso, anche nel tuo caso credo che tu faccia bene a passare. Un caro abbraccio, Nella :)

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