Due americani, Milena (Theresa Russell) e Alex (Art Garfunkel) si incontrano a Vienna, ne nasce un tempestoso amore che si risolve tragicamente. Un poliziotto locale, l'ispettore Netusil (Harvey Keitel) ci vede qualcosa di strano, indaga, arriva ad un passo dalla soluzione e ...
Storia relativamente semplice, ma ci viene narrata da Nicolas Roeg, che decide di giocare con un montaggio labirintico in cui siamo spinti a perdere il senso della sequenzialità del tempo. Che questa sia la chiave attorno cui tutto ruota è dichiarato sin dal titolo originale, Bad timing (*), anche se non mi è chiarissimo il punto che vuole essere fatto.
La relazione tra i due protagonisti è di quelle che si immagina destinate alla catastrofe sin dall'inizio. Milena è una bella giovine donna con grossi problemi personali che cerca di curare con un ingente consumo di alcolici e sesso promiscuo. Alex un estremamente pomposo professore di psicologia in visita all'università locale, ossessionato dal controllo.
Ai tempi il film fece un certo scandalo, al punto che qualcuno me lo definì come quasi-porno. Niente di più sbagliato. Al contrario, ci sono due tra le scene di sesso più intenzionalmente deprimenti che credo di aver visto in vita mia.
Forse anche a causa dei decenni che sono passati, il gran lavoro di Roeg alla regia m'è risultato poco digeribile, in particolare nella prima ora, in cui si costruisce piuttosto faticosamente la base dell'azione. Meglio la seconda parte, quanto entra nel vivo la schermaglia tra il professore e l'ispettore.
Curiosa la colonna sonora che giustappone gli Who a Johann Pachelbel, Keith Jarrett a Billie Holiday, Ludwig van Beethoven a Thelonious Monk.
(*) Che potrebbe essere reso con Una cattiva scelta dei tempi.
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