E questa puntata è davvero sia speciale sia finale, lungo come due episodi normali, a tre anni di distanza dalla quarta serie, e senza prospettive di una continuazione.
Gli anni sono passati solo per noi, i cambiamenti nei personaggi sono minimi, sembra che lo scopo sia solo quello di dare una fine chiara alla serie, e questo lascia una vena di malinconia, anche se nascosta dalle solite gran risate che le sceneggiature di Graham Linehan ci hanno garantito.
The Internet is coming
L'inizio sembra carico di ottimi presagi per i protagonisti, Roy ha una fidanzata con cui riesce a relazionarsi (supera agevolmente il test di "the" Moss sugli eroi Marvel), e pare che lo abbia definito "artista emozionale", qualunque cosa questo possa voler dire, e Jen ha una attrazione che sembra fatale per un barista italiano.
Meno brillanti sembrano le prospettive per Moss, la sua web fanzine sui giochi di ruolo non decolla. O per meglio dire è terribile, non la si riesce proprio a guardare. Per sua fortuna (?) finisce nell'ufficio del supercapo Reynholm che gli spiega il segreto per aver successo: indossare pantaloni da donna. Moss applica il consiglio e, incredibilmente, ottiene miglioramenti clamorosi.
Vediamo invece la catastrofe in arrivo per Roy, nelle vesti di un sottodimensionato barista incapace di preparargli un caffé decente. Con la sensibilità che gli è propria, Roy traduce il suo disagio in una generica invettiva contro chi è molto basso. Ascoltandolo, Jen ha un lampo di genio, la donna di Roy gli aveva fatto notare il suo autismo emozionale, la sua incapacità di gestire le emozioni.
A complicare maggiormente le cose, Jen ha un paio di sfortunati incontri con una senzatetto e, colmo della sfortuna, Jen e Roy vengono filmati mentre fanno cose che, fuori contesto, li fanno catalogare come la feccia dell'umanità.
Inoltre, Moss passa a Roy la sua pozione miracolosa che usa quando deve simulare di essere triste. Da qui in poi le cose non possono che peggiorare.
C'è anche modo di dare un seguito alla mitologica scena su internet in una scatola, e di lasciare, proprio nel finale, il messaggio base su cosa fare se qualcosa di informatico non funziona: hai provato a spegnere e riaccendere?
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