Melodramma dai toni sfumati scritto e diretto da Pupi Avati. Non un capolavoro, ma con aspetti interessanti. Storia ambientata attorno alla seconda guerra mondiale, come spesso accade nelle storie di Avati. Un padre (Silvio Orlando) si dedica ossessivamente a Giovanna (Alba Rohrwacher), figlia - brutto anatroccolo, trascurando la moglie (Francesca Neri), che del resto sembra non essersi mai veramente innamorata di suo marito ed è invece vagamente attratta, ricambiata, dall'amico di famiglia (Ezio Greggio).
Lo sfasamento tra le aspettative paterne e la realtà dei fatti, portano Giovanna a sbarellare. Il padre capisce di aver compiuto un grave errore e dedica il resto della sua vita a cercare di rimediare.
Buona la prova degli attori, anche se mi pare che la regia sia stata incostante. Scene ben girate si alternano ad altre tirate un po' via.
Silvio Orlando ha ottenuto la coppa Volpi, tutto sommato meritatamente, David a Alba Rohrwacher, molto brava a rendere un personaggio decisamente difficile, nastro d'argento a Francesca Neri, che ha alcuni bei momenti. Meno convincente mi pare il nastro d'argento a Ezio Greggio. Altri premi e nomination hanno rallegrato il cast.
La colonna sonora segue bene lo svolgimento dell'azione.
Nel DVD c'è un making of e alcune scene tagliate.
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