Film di denuncia sul traffico d'armi, tutto sommato ben scritto e diretto da Andrew Niccol (più noto per Gattaca e per la sceneggiatura di The Truman Show).
Non sono propriamente un fan di Nicolas Cage, ma qui funziona bene. Meglio di Ethan Hawke (già con Niccol in Gattaca), che è nei panni del suo avversario e a volte mi pare poco credibile, e Jared Leto, forse giustificato da un ruolo non eccezionale (in una battuta del film Cage gli dice che beh, qualcuno deve pur prendersi quella parte).
Cage è nei panni di un ucraino trasferitosi negli USA con genitori e fratello ancora ai tempi dell'Unione Sovietica, spacciandosi per ebrei. Scoprono ben presto di essere passati da una situazione miserevole ad una paragonabile. Sono infatti a Little Odessa, ovvero Brighton Beach - Brooklyn, New York, ai tempi zona molto poco raccomandabile come racconta bene un'altro film, titolato per l'appunto Little Odessa del 1994, con protagonista un convincente Tim Roth.
Per uscire da quella situazione decide di diventare mercante di armi. Abbiamo così modo di seguire tutto il suo percorso che lo porta a diventare uno dei personaggi più importanti nel suo mondo.
Il tema non è dei più leggeri ma, nonostante gli inevitabili ammazzamenti e tragedie varie, Niccol riesce a tenere il racconto in bilico tra azione e umorismo nero.
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