E Johnny prese il fucile

Racconta la storia di un giovane americano che parte volontario per la prima guerra mondiale, una bomba lo coglie, e rimane senza braccia e gambe, e pure la testa subisce danni consistenti, lasciandolo incapace di vedere, sentire, parlare. Per fortuna del protagonista (Timothy Bottoms al suo primo ruolo cinematografico), buona parte dell'azione si svolge in flash-back o in suoi sogni/incubi dove appare senza com'era prima dello scempio. Quando lo vediamo nella condizione reale è sempre coperto da maschere e teli che nascondo l'orrore della sua condizione, ma non aiutano molto l'attore a bucare lo schermo.

È una evidente condanna della stupidità della guerra in genere, e degli ufficiali in particolare, considerando che Johnny viene beccato dalla bomba a causa di uno sciocco ordine, e viene mantenuto in vita in quelle condizioni pietose per un non ben chiaro esperimento di un medico militare.

Il film è basato sull'omonimo romanzo di Dalton Trumbo, che ha estratto la sceneggiatura (con il supporto di Luis Buñuel) e lo ha diretto, ritagliandosi pure una particina secondaria. È stata l'unica regia di Trumbo, ma non ci siamo persi molto. Infatti il suo talento era come sceneggiatore, e la prova sta in sue creature come Papillon, Spartacus, Vacanze romane.

Pare che il contributo di Buñuel al film sia relativo in particolare alle sequenze in cui il soldatino sogna di parlare con Gesù (Donald Sutherland), scene che hanno effettivamente una visionarietà che ricorda quella del maestro spagnolo.

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