È uno di quei film fatti sperando in mirabolanti incassi e che invece finiscono per aprire una voragine nelle casse dei produttori. Svariate decine di milioni di dollari hanno abbandonato le tasche dei munifici finanziatori per non farvi giammai ritorno.
Le bellissime scenografie, che mi hanno fatto pensare a Metropolis (non per nulla hanno girato nei mitici studi di Babelsberg), sono sprecate. Il notevole cast, con Charlize Theron che spadroneggia nei (succinti) panni della protagonista che dà l'improbabile nome al film (Aeon flux?! Pensavo fosse il nome del virus che, quattrocento anni prima dell'azione, spazzò via l'umanità), Frances McDormand e Pete Postlethwaite in piccoli ruoli secondari, si trova a recitare battute poco incisive (ad essere gentili) e lo fa senza alcuna convinzione. L'azione viene svolta come se fosse una compilation di film precedenti (Matrix occhieggia soprattutto nella scelta degli abiti).
Darei buona parte della responsabilità del disastro alla regista, Karyn Kusama, che si è trovata tra le mani una sceneggiatura che, pur non essendo eccelsa, aveva dei punti di interesse, ma non è riuscita a tirarci fuori un qualcosa di accettabile.
Un tale trova un antidoto al virus sopracitato, che però non funziona benissimo. Invece di salvare l'umanità, si finisce per metterla in stallo. Un gruppo di ribelli, stufi della stagnazione, operano per rovesciare il potere. E anche il governo è diviso al suo interno, con una fronda che sembra presa dalla storia romana. Ci si aggiungano temi come amore, relazioni famigliari, amicizie, rapporto tra cultura (tendenzialmente scientifica) e natura, e altre cosette del genere, che stanno evidentemente troppo strette in un solo film, per ottenere il confuso risultato finale.
Si fa guardare, ma magari è meglio togliere l'audio, e lasciare scorrere le solo immagini.
E magari dare del bravissimo a BlaBla per aver cercato il carattere giusto per scrivere Aeon flux. L'avevo registrato, poi con la solita storia dei voti l'ho eliminato dalle visioni. Charlize Theron rimane comunque tra i miei interessi, e magari recupero qualche sua foto in tutina...niente a che vedere col fetish...
RispondiEliminaNon hai perso molto, direi. Belle immagini, ma la gestione della storia e della recitazione da parte della regia mi è sembrata sconfortante.
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