Sempre più complicata la faccenda dello speciale natalizio. Per la produzione BBC quello del 2011 è l'episodio zero della stagione 2012. Per la distribuzione su DVD si tratta di una puntata indipendente che non appartiene a nessuna stagione. A me è venuto bene per ragioni logistiche abbinarne la visione al finale della sesta stagione, e la cosa funziona bene.
The Wedding of River Song - Il matrimonio di River Song
L'undicesimo Dottore (Matt Smith) deve morire. Non "semplicemente" reincarnarsi nella sua dodicesima versione, ma terminare definitivamente la sua esistenza. Il tempo, le cinque (e due minuti) della sera del 22 Aprile 2011, e il luogo, il Lago Silencio nello Utah (che non esiste nel nostro universo, sono andato a controllare), sono diventati uno di quei punti fissi immutabili che non si può far nulla per evitare.
E se una, prendiamo ad esempio River Song (Alex Kingston), fosse così deviata mentalmente e innamorata del Dottore da fregarsene delle regole dell'Universo che succederebbe mai? Qualcosa al limite dell'indescrivibile.
L'episodio infatti inizia che il tempo ha smesso di esistere, o meglio esiste tutto insieme, o per meglio dire, l'imperatore romano corrente è Wiston Churchill e nel cielo di Londra volano pterodattili come se fossero piccioni. Ma questo è il meno, perché anche questo strano tempo è destinato ad esaurirsi rapidamente, lasciando spazio al nulla.
Il Dottore dovrà dunque trovare il modo di ristabilire il tempo normale, in modo da poter morire, anche se vorrebbe evitare di lasciarci davvero le penne. Sembrerebbe impossibile, ma le meraviglie di una tecnologia aliena a cui si è accennato in un episodio non lontano potrebbero tornare utili.
En passant succederà quanto indicato dal titolo dell'episodio, una breve ma commovente cerimonia in cui i genitori, apparentemente più giovani e con scarsa memoria di aver generato cotanta figlia, acconsentiranno all'unione.
The Doctor, The widow and The wardrobe - Il Dottore, la vedova e l'armadio
Il Dottore è riuscito a evitare quello che sembrava inevitabile, ma ora deve, per usare le sue parole, volare basso. Lo vediamo quindi in apertura di questo episodio natalizio distruggere una gigantesca ed inquietante astronave spaziale armata di tutto punto che stava puntando verso la Terra.
In seguito a ciò, piomba sul nostro pianeta nel 1938 con la sola protezione di una tuta da astronauta indossata malamente. Per sua fortuna Madge, una gentile, anche se un po' svagata, locale (Claire Skinner) lo aiuta a tornare nel TARDIS. Passa qualche anno, e Madge si ricorda del suo strano incontro, e pensa qualcosa come "ah, se quello strano tipo potesse ora darmi una mano!"
L'aiuto che il Dottore dà è sempre qualcosa di discutibile, capita così che Madge (che ha appena perso il marito in guerra), e i suoi due figlioletti, finiscano su uno strano pianeta popolato esclusivamente da alberi di Natale, in cui sta accadendo una gigantesca catastrofe. Fra parentesi, il titolo dell'episodio è una citazione esplicita di Il leone, la strega e l'armadio di C.S.Lewis, ovvero de Le cronache di Narnia, ma il collegamento si limita al portale che connette al pianeta innevato e ben poco altro.
Beh, uno dei migliori finali di stagione, con le parole di Amy che la inchiodano alle responsabilità e alla parentela. Come direbbe mia madre "non sanno più cosa inventarsi", anche se i presupposti da telenovela, o da fileutton, c'erano eccome. E ora dobbiamo attenderci una stagione senza River????
RispondiEliminaA breve ricomincio anch'io a godermelo, lasciami guardare Skyfall, Lo hobbit, Prometheus..
Decisamente sorprendente, e sì, credo anch'io che sia tra i migliori finali che io abbia visto.
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