Gli episodi 3 e 4 si prendono una pausa dalla complicata struttura che è stata delineata del doppio episodio a inizio di stagione. In pratica si potrebbero saltare tranquillamente e la comprensione dell'annata credo che non ne risentirebbe. Ma sarebbe un peccato, almeno nel caso del quarto, visto che è firmato nientemeno da Neil Gaiman, e basterebbe questo per renderlo imperdibile, ma c'è molto di più, essendo centrato sulla figura del TARDIS che gode finalmente dell'attenzione che merita. Il terzo, invece (firmato da Steve Thompson), mi pare meno riuscito, sembra quasi il pilot per un possibile spin-off che però, per quanto ne so, non è decollato.
The curse of the black spot - La maledizione della macchia nera
Come lascia capire il titolo, siamo alle prese con una rielaborazione in salsa whoviana del tipico canovaccio di un film di pirati. L'undicesimo Dottore (Matt Smith), Amy (Karen Gillan) e Rory (Arthur Darvill), seguendo un segnale di allarme, arrivano in una nave alla deriva al tempo dei pirati. La ciurma, capitanata con fiero cipiglio da Henry Avery (Hugh Bonneville), subisce perdite continue da parte di quella che sembra una sirena (Lily Cole) che marca con una macchia nera chiunque subisce la minima ferita, e alla prima occasione buona lo fa sparire.
Eventi complicati fanno sì che al capitano sia offerta una possibilità di redimere l'aridità del suo cuore (che gli aveva fatto preferire la pirateria alle cure della famiglia), dando in cambio la disponibilità a diventare una specie di Olandese volante galattico.
The Doctor's wife - La moglie del Dottore
Altra richiesta di aiuto, questa volta addirittura da un altro Signore del Tempo, e il TARDIS con tutto il suo equipaggio si fionda su inesplicabile pianetino che si trova fuori dall'universo. Si tratta di una trappola ordita dal pianetino stesso (che in originale ha la voce di Michael Sheen), che campa mangiandosi TARDIS. Di umani e Signori del Tempo non sa che farsene, ne tiene alcuni per divertirsi, gli altri gli uccide a seconda del suo capriccio. Sfortunatamente per lui, la procedura per mangiarsi un TARDIS è piuttosto complicata, ne deve prendere la parte senziente, spararla in un altro essere vivente, per aver accesso libero TARDIS in sé. Questo impiccio causa che una umana, tale Idris (Suranne Jones, che direi abbia affrontato la parte pensando a come avrebbe interpretato questo ruolo Helena Bonham Carter, in ogni caso il risultato è eccellente), ci permetta di sentire la versione del TARDIS su tutto il ciclo.
I duetti tra Idris e il Dottore oscillano tra lo spassoso, il rivelatore, e il drammatico. Gaiman spiega esplicitamente alcuni dettagli sul rapporto tra i due a cui a volte si era accennato in passato, ma mai erano stati chiariti e inquadrati così nettamente.
Nessun commento:
Posta un commento