Famiglia (alto borghese), religione (cattolica), psicoanalisi (freudiana), polizia, esercito, subiscono una feroce, anche se un poco datata, satira in questa commedia sentimentale dal retrogusto tragico. Scritto e prodotto da Colin Higgins, diretto da Hal Ashby, con la colonna sonora di Cat Steven, è decisamente un film figlio dei suoi tempi, con una forte enfasi sul singolo, visto come contrapposto ad una società che tende a opprimente e uniformante.
Il protagonista è Harold, un ragazzetto (Bud Cort) ricco di famiglia ma che non si trova a suo agio in quei ricchi panni. Non ha amici, passa le giornate ad inscenare con incredibile accuratezza finti suicidi (lo vediamo in azione sin dall'inizio, quando simula un impiccagione sotto lo sguardo della madre che si mostra già usa alle sue rappresentazioni), partecipare a cerimonie funebri, o assistere a demolizioni.
Per sua fortuna incontra Maude (Ruth Gordon, eccellente), anche lei frequentatrice assidua di funerali ma decisamente più sbarazzina (nonostante abbia un dramma nel suo passato, se ne accenna appena e in maniera indiretta, semplicemente mostrando un tatuaggio). Si piacciono, si frequentano, Harold supera la sua crisi e pensa di chiedere a Maude di sposarlo, ma non è cosa, Maude aveva già deciso altrimenti.
Nessun commento:
Posta un commento