Il mistero del cadavere scomparso

Dead men don't wear plaid, i morti non vestono in tweed, è il titolo originale, una frase che Marlowe ripeteva spesso al protagonista (Steve Martin, anche alla sceneggiatura), un investigatore privato che si può permettere di averlo come aiutante. Cosa diamine voglia mai dire, è il mistero principale del film.

Si tratta di una affettuosa presa in giro dei film hard boiled anni 40/50, girato come se fosse un B-movie del periodo. Regista, co-sceneggiatore, e nel ruolo del cattivo c'è Carl Rainer (papà di Rob). La dark lady che nella sequenza iniziale bussa alla porta a vetri dell'investigatore è Rachel Ward (subito prima degli Uccelli di rovo che segneranno irrimediabilmente la sua carriera). Ma quello che è letteralmente incredibile è il cast dei comprimari: Humphrey Bogart, Cary Grant, Ingrid Bergman, Veronica Lake, Burt Lancaster, Vincent Price, ... roba da perderci la testa.

Già, perché, con una dozzina di anni di anticipo su Forrest Gump, qui si fa ampio uso di spezzoni di film d'epoca, inserendoli nella bizzarra trama che camaleonticamente prende elementi dalle citazioni e li assorbe nella sua trama.

La storia è vicina alle tipiche vicende di quel periodo. L'investigatore, la bella, un'amore (forse) impossibile, un mistero, un complotto (in questo caso sono addirittura dei nazisti che cercano di rovesciare l'esito della guerra anni dopo la sua fine), e anche un viaggio in Sudamerica. Il tutto però rivisto con toni da commedia paradossale.

Risultato divertente, ma meglio se si hanno presente gli originali.

3 commenti:

  1. Ehhhh, hai ragione, è eccezionale per come ha inserito le star del passato nella trama, per giunta neanche come protagoniste, ma con dei camei. Noi tendiamo a dimenticarci di Steve Martin, uno che non sembra mai aver dato il meglio di sè. Basta Roxanne, o Pazzi a Beverly Hills?

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    1. Hai ragione, Steve Martin sta simpatico anche a me, ma sembra uno che ha le potenzialità ma non si applica. O meglio, a volte si applica, a volte meno.

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    2. Steve Martin è intelligente, ha tanti interessi, e il cinema è solo uno di essi. Qualche tempo fa era al David Letterman (visto facendo zapping, non abitualmente), e mi piacerebbe tantissimo sentirlo, vederlo su cose attuali. Ma lui si trascina per portafoglio con i film per famiglia. L'ultima cosa buona era Bowfinger, poi più nulla.

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