Potiche - La bella statuina

Potiche nasce come commedia teatrale molto anni settanta di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy (che poi sono gli stessi che hanno scritto Fiore di cactus, diventata film con Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn nei ruoli principali) ed è stata trasformata in film da François Ozon (sceneggiatura e regia), che ha mantenuto l'impostazione fine anni settanta operando in modo quasi maniacale su personaggi, scenari, oggetti (orribile il telefono con copertura morbidosa, ad esempio), situazioni, luci, colori, tecniche.

Ottima la scelta del cast, che vede nei ruoli principali Catherine Deneuve (oui!), Gérard Depardieu e Fabrice Luchini. Ruolo più piccolo per Judith Godrèche.

La signora Pujol (Deneuve), che a dire il vero non è una cima, ha deciso molto tempo prima dell'inizio del film di abdicare dalla vita. La passione per il marito (Luchini) è durata poco, lui ha preso le redini dell'ombrellificio di famiglia (di lei) e lei si è adattata ad una vita da nobildonna di campagna.

Succede però che le tensioni sindacali, portino il signor Pujol al tracollo fisico, e la sua signora si trova a doverlo sostituire.

Per risolvere i problemi con i dipendenti chiede la mediazione del sindaco e deputato comunista locale (Depardieu) che (sorpresa!) era stato suo amante per un breve periodo in passato. La situazione diventa sempre più intricata, con la signora Pujol, che si mantiene con la sua gentile svagatezza il motore dell'azione, contraddicendo tutti coloro che la pensavano, per l'appunto, solo una bella statuina.

Buono il ritmo del racconto, giusto un paio di momenti di stanca, colonna sonora basata principalmente su materiale d'epoca, cose come le Baccara che cantano Parlez-vous français? e i Bee Gees con More than a woman. Le musiche originali sono del fido Philippe Rombi.

2 commenti:

  1. concordo: un cast perfetto!
    P.S. Le elezioni a cui si fa riferimento (che portano la protagonista in Parlamento) sono quelle del 1977; ci fu un forte regresso delle sinistre, un'avanzata del partito europeista di Giscard D'Estaing e un notevole numero di donne elette (tra cui Simone Veil)

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    1. Curioso che il lato politico di questa storia di più di trent'anni fa sia ancora attuale. Una potiche che si butta in politica (come indipendente) per ripicca verso marito e amante, e dice di avere l'ambizione di fare da mamma a tutti i suoi elettori.

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