Tutti i santi giorni

Rielaborazione di un romanzo di Simone Lenzi a cura di Paolo Virzì, in combutta con lo stesso autore e il solito Francesco Bruni, trasportato a Roma e modificato soprattutto per dare spazio a Thony (all'anagrafe Federica Victoria Caiozzo), cantautrice palermitana che canta (in inglese) gran parte della colonna sonora ed interpreta il ruolo della protagonista (mantenendo il suo nome). La sua freschezza, immediatezza e spontaneità le sono valse la meritata candidatura per il David di Donatello. Vincerlo magari sarebbe troppo, però ha mostrato di saperci fare. La qualità complessiva del film si riflette nel fatto che anche il protagonista maschile, Luca Marinelli, è stato candidato al David, come pure la canzone sui titoli di coda, dallo stesso titolo del film. Niente nomination a regia, sceneggiatura, film, dove questo lavoro, bello ma piccolino, si è scontrato con corazzate come La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, Educazione siberiana di Gabriele Salvatores, Reality di Matteo Garrone, tanto per fare qualche nome.

La storia è quella di una coppia molto diversa che ha trovato un suo difficile equilibrio. Lei (Thony) è la scapestrata che ha messo la testa a posto. Sarebbe una brava musicista ma di un genere che non incontra (un po' alla Cat Power o Ani DiFranco), e dunque lavora alla reception di un autonoleggio. Lui (Marinelli) ha una gran passione per la cultura classica, e perciò ha trovato lavoro come portiere di notte. Non si preoccupano troppo della differenza tra le loro potenzialità e il poco a cui nei fatti possono ambire, il loro problema è che vorrebbero un figlio, che non viene. Non sono più giovanissimi, chiesa e stato non sono molto d'aiuto, e, dopo un lungo percorso, si arriva a tirare le fila del discorso.

A ben vedere, il figlio non è il vero problema (lui ammette che lo "vorrebbe", lei che non sa nemmeno bene perché lo cerca così affannosamente) ma l'equilibrio della coppia. Figlio o non figlio, pur volendosi davvero molto bene, non è facile mantenere una relazione. Bisognerà vedere se ci riusciranno. (Suggerimento: nonostante si rasenti il dramma e anche quasi la tragedia, siamo solidamente nel campo della commedia.)

Da notare la differenza con una storia simile ma narrata per il pubblico americano. La scintilla delle tensioni sarebbe probabilmente scaturita dal successo di uno dei due, lei avrebbe fatto un disco, lui avrebbe ricevuto una pressante offerta da una prestigiosa università. Ma da noi - ed è questo il tragico della vicenda - uno sviluppo di questo genere suonerebbe falso.

4 commenti:

  1. Quanto mi è piaciuto questo film! Piccolo, romantico e proprio carino!

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    1. Quasi impossibile non fare il tifo per la coppia :)

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  2. Ho molto apprezzato che Virzì questa volta non abbia messo nel cast attrici/attori di grido; niente Castellitto, Buy, Ghini, Bellucci, Auteuil...
    Trovo che questo regista migliori col tempo, come il vino buono.

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    1. Ahi ahi, chissà come reagirai allora a Il capitale umano, il nuovo film di Virzì che ha per protagonisti Valeria Golino, Valeria Bruni Tedeschi e Fabrizio Bentivoglio! ;)

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