Lo si può vedere come un tipico buddy movie. Siamo negli anni trenta nel mid-west americano, Moses (Ryan O'Neal) è un imbroglioncello che campa primariamente vendendo bibbie a prezzi assurdi a fresche vedove. Si trova costretto ad accompagnarsi a Addie (Tatum O'Neal) che inizialmente sembra solo un peso, ma poi diventa parte fondamentale della combriccola.
Però è anche un film sulla paternità, visto che Moses è forse padre di Addie - dubbio che viene rinfancato dal fatto che nella realtà Ryan è effettivamente il padre di Tatum, o comunque su una relazione di quel tipo.
È anche un film sulla grande depressione americana (vedi Furore), ma è un tema che viene affrontato lateralmente, più lasciando intendere che parlandone direttamente.
Quel che succede è che Moses passa al funerale di una sua "amica", e gli viene scodellato la recente orfanella, alla anagrafe di nove anni, ma con un vissuto tale da renderla usa alle cose della vita. Al punto che, usata da Moses come pretesto per un ricatto, riesce a ribaltare la posizione a suo vantaggio, costringendo Moses a scarrozzarsela in giro per il Paese.
Eccellente l'interpretazione della giovane O'Neal, che otterrà l'oscar come co-protagonista (anche se, a ben vedere, il suo ruolo sarebbe da protagonista) e pure il David come migliore attrice straniera.
Caso vuole che La stangata, con Paul Newman e Robert Redford in una situazione simile a quella dei due O'Neal, sia dello stesso anno.
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