Anche in questo caso la concisione del racconto breve di Agatha Chirstie ha spinto lo sceneggiatore (*) a rimpolpare la storia e, già che c'era, anche a cambiare una serie di dettagli, pur lasciando intatte le linee generali.
Hercule Poirot (David Suchet) e il capitano Hastings (Hugh Fraser) sono in trasferta nella campagna inglese, attirati con un equivoco da un albergatore con la passione del romanzo giallo. Poirot sarebbe dell'opinione di segnare il viaggio nel registro delle perdite di tempo e tornare al più presto possibile a Londra, ma il caso vuole che si imbattano nella misteriosa morte di un anziano possidente locale. La prima impressione è quella che a stroncarlo sia stata una emorragia interna, che del resto gli era stata segnalata come spauracchio dal suo medico curante, causata, sembra, da un forte spavento. Essendo in un vecchio maniero inglese, gli spettri abbondano, e la novella vedova (Geraldine Alexander) dice di essere da tempo tormentata dalle apparizioni di una terribile ragazzina defunta tempo addietro.
Lascino ogni speranza gli estimatori del paranormale, la soluzione sarà molto terrena.
(*) David Renwick alla sua quarta e ultima partecipazione alla serie. Sua anche la sceneggiatura di Nido di vespe.
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