Primo film, a bassissimo costo, di James Ward Byrkit (*). Tecnicamente mi ha ricordato Clerks di Kevin Smith, girato quasi come se fosse una ripresa amatoriale, sfiorando lo stile da pseudo documentario basato su found footage (**). Narrativamente mi ha fatto pensare ad Another Earth, in particolare per l'uso di teorie scientifiche, che fanno pensare inizialmente pensare ci si stia indirizzando verso la fantascienza "dura" ma che poi si risolvono in una direzione molto più leggera, senza stare a badare troppo alla verosimiglianza e usando invece la situazione per fare un punto che interessa al filmmaker. In teoria io sarei più attratto da film che cercano di mantenere una coerenza scientifica (***) ma preferisco l'approccio usato qui rispetto, ad esempio, a quello tentato in Primer.
La storia è quella di un gruppetto di amici che si incontrano per passare una serata assieme, a casa di uno di loro. Seguiamo il punto di vista prevalente di Em (Emily Baldoni °), fidanzata ma non sicurissima del legame. Lui sta per partire per un lungo viaggio di affari in Vietnam e lei non sa se seguirlo o meno. L'interazione tra i vari elementi della compagnia è piuttosto complessa e sembra destinata a causare tensioni. Forse, però, succederebbe poco, se non fosse che proprio quella sera una cometa sfiora l'orbita terrestre, causando una serie di bizzarre anomalie. Il risultato è indescrivibile, assistiamo ad un paio di probabili omicidi, alla fine Em si troverà ad un bivio, accettare il suo stato, che pure non le pare ottimale, o cercare di forzare la situazione per passare ad una realtà che la sconfinfera maggiormente.
Non è chiaro quale sia realmente l'effetto della cometa. I nostri cercano di interpretare la loro situazione usando degli appunti del fratello di uno di loro, fisico teorico poco ortodosso, loro però, fondamentalmente, non sanno di cosa stanno parlando, e dunque non è che possiamo prendere le loro conclusioni come oro colato.
Più o meno pensano di essere nella condizione del gatto nel famoso esperimento mentale di Erwin Schrödinger. Credono che la cometa abbia causato una anomalia tale per cui si trovano in una condizione di sovrapposizione coerente di stati. Purtroppo, prima di giungere a questa conclusione, hanno contattato altre copie di loro stessi, introducendo quello che credono sia una incoerenza, e temono che questo si possa risolvere in una catastrofe quando, allontanatasi la cometa, credono che avvenga il collasso della funzione d'onda, con una sola delle distinte realtà sovrapposte resterà in esistenza.
Gli stolti non hanno studiato fisica quantistica, non sanno quello che dicono, e si stanno preoccupando per niente. Se davvero fossero in quella situazione non avrebbero modo di contattare altri stati sovrapposti. Assumendo che valga la teoria dei molti mondi (°°) l'evento che ha scatenato la biforcazione dei mondi è già avvenuta, e per definizione non c'è più modo di scambiare informazioni tra le realtà alternative. Lo svolgimento dei fatti, poi, ci mostra come le copie dei mondi sono molte, e distinte tra loro anche per particolari che risalgono a molto prima del passaggio della cometa.
Ad esempio Em a volte ha un anello, a volte no. O meglio ancora, Mike (Nicholas Brendon), afferma di aver interpretato Joe in Rosewell. Ma Laurie (°°°) dice di essere una gran fan della serie ma di non riuscire a collegare il personaggio di Joe alla faccia di Mike. Particolare curioso, Brendon, nel nostro mondo, in quel periodo ha interpretato Xander in Buffy l'ammazzavampiri.
Ma allora, cosa diamine può essere successo? Io non scarterei a priori l'ipotesi che la fricchettona del gruppo abbia realmente versato una qualche droga nel cibo, nonostante lei neghi con sdegno, e quello che stiamo vedendo non sia altro che l'incubo allucinogeno di Em. In alternativa mi verrebbe da pensare che il passaggio della cometa, per qualche stranissimo motivo, causi un fenomeno correntemente considerato impossibile anche dalla fisica teorica più spericolata, avvicinando temporaneamente gli universi paralleli permettendo di passare da una realtà all'altra.
Ma tutto questo, come dicevo, serve solo da pretesto a Byrkit per indagare sulle relazioni all'interno di un gruppo in caso di forte stress, e in particolare ad avanzare una sua amara ipotesi sulle scelte che ci sembra di poter fare.
(*) Che si è fatto conoscere lavorando prima per la saga dei pirati dei caraibi e poi a Rango.
(**) Ma per fortuna evitando. Vedasi come esempio, per me negativo, Cloverfield.
(***) Interstellar, ad esempio.
(°) Al tempo usava il nome d'arte di Emily Foxler, avendo accorciato e leggermente storpiato il suo cognome originale, poi ha sposato il fortunato Justin Baldoni, di lontane origini nostrane, e ne ha assunto il cognome.
(°°) Uso l'interpretazione di Everett via la nomenclatura di DeWitt, che mi pare più leggibile.
(°°°) Arrivata ultima alla serata, assieme a Amir.
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