A tratti più che un sequel sembra un remake, tante e tali sono le battute fotocopia e gli sketch ripresi con variazioni nemmeno troppo sostanziose. A giustificare questo nuovo episodio, oltre alla speranza di incassare qualche milione facile (*) c'è un illusorio cambiamento di punto di vista. Se prima al centro dell'azione c'era una fratellanza, capitanata da Teddy (Zac Efron), ora sarà una sorellanza (**) a prendere in affitto la casa della scombinata coppia Mac (Seth Rogen) e Kelly (Rose Byrne).
Succede infatti che Shelby (Chloë Grace Moretz) va all'università, scopre che le sorellanze non possono fare feste, e che le ragazzine in vena festaiola devono accettare l'impostazione che le fratellanze danno alla cosa. Non le va bene, e quindi fonda una sua sorellanza pirata. Nel frattempo Teddy, che è rimasto quello che da noi si chiamerebbe un bamboccione (***), ha scoperto che il suo compare Pete (Dave Franco) è gay. E siccome viveva con lui, ma Pete sta per sposarsi, gli tocca dare una svolta alla sua vita, che sarà una svolta all'indietro, in quanto deciderà di supportare la nuova sorellanza.
Il tipo di umorismo è lo stesso della prima parte, ovvero roba da far rimpiangere il Pierino di Alvaro Vitali. La scena di apertura ci mostra Mac e Kelly intenti a far sesso (°), lei è sopra, improvvisamente accusa una nausea derivante da una nuova gravidanza e quindi vomita in faccia a lui. Un tormentone che ci segue per tutto il film è quello della figlia dei due disgraziati che si è impossessata del dildo materno e che gioca con esso generando una debole perplessità negli sconosciuti che la vedono. Spaccio di droga, furti, poliziotti violenti con i deboli e deboli con i violenti, gente che si schianta in modi assurdi, roba da rompersi le ossa se non lasciarci la pelle (°°), sono al centro di gag che dovrebbero far ridere.
Anche se piace il genere, meglio non vederli entrambi.
(*) Che purtroppo oltreoceano è stata realizzata. E temo che questo possa spingere la produzione a pensare ad un terza, ampiamente ingiustificabile, parte.
(**) Da cui il sottotitolo originale, Sorority rising.
(***) Copyright Tommaso Padoa-Schioppa.
(°) Un déjà vu che avrei volentieri evitato.
(°°) Però sono tutti fatti di gomma, e non si fanno niente.
Nessun commento:
Posta un commento