Saving Mr. Banks

A questo film è stato dato uno dei titoli più spoilerosi che mente umana possa immaginare. Quasi come se Agatha Christie avesse titolato un suo giallo E' stato il maggiordomo.

Il racconto della genesi di Mary Poppins, il film Disney, con il relativo duello tra l'autrice del romanzo originale P.L. Travers (Emma Thompson) e il produttore cinematografico Walt Disney (Tom Hanks), viene utilizzato infatti come paravento per veicolare qualcosa di più profondo. Scopriremo infatti che il personaggio principale del romanzo non è la magica bambinaia, e nemmeno i bambini che accudisce, bensì il signor Banks in persona. Scopriremo anche che la fonte di ispirazione dell'autrice sia stata la sua storia familiare, dove Banks rappresentava suo padre (Colin Farrell).

La storia è narrata prevalentemente con un cipiglio molto disneyano, anche se, con un po' di buona volontà da parte dello spettatore, si riesce ad apprezzare anche il punto di vista della Travers. Da una parte c'è lei che vuole difendere l'integrità della sua opera, dall'altra c'è lui che, se potesse, la trasformerebbe in un musical ambientato a Topolinia. A far da mediatore è un personaggio apparentemente secondario, l'autista (Paul Giamatti) che scarrozza la Travers per Los Angeles.

2 commenti:

  1. Film molto bello, ad un certo punto mi stava scendendo la lacrimuccia perché Mary Poppins mi è sempre piaciuto ed è stato bello vedere tutti i retroscena. Di contro, conoscere Mary Poppins significa sapere a priori che la Travers non ha avuto parola su niente, alla fin fine già dai primi scambi con Walt Disney sapevo che avrebbe vinto lui su tutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sapendo di che pasta fosse fatto il vecchio Walt, la Travis, che aveva un notevole caratterino, ha fatto miracoli. Da notare ad esempio che nel film Mary Poppins manca la classica contrapposizione manichea tra bene e male tipica delle produzioni Disney, appunto perché l'autrice non avrebbe mai accettato che a Mr. Banks fosse affibbiato il ruolo del cattivo.
      La sottotrama che mi è piaciuta di più è quella che segue l'evoluzione del carattere della Travis, che alla fine riesce ad elaborare il lutto paterno, acquietare le spigolosità della sua anima, raggiungendo un felice equilibrio nella sua vita.

      Elimina