Il Ned Kelly storico di cui è qui narrata la vicenda era forse meno fascinoso di Heath Ledger, che qui lo interpretò, e sicuramente non proprio quella brava persona trascinata dalle circostanze che viene descritta dalla sceneggiatura (di John Michael McDonagh, fratello di Martin) e dalla regia (Gregor Jordan).
Però si tratta di una specie di mito nazionale australiano, una specie di incrocio tra Robin Hood e Jesse James, e come tale è stato qui trattato, glissando su alcuni aspetti meno presentabili e sottolineando con fin troppa decisione gli altri.
Il Ned che risulta è un candido agnellino nato in un ambiente sfavorevole (babbo galeotto, origine irlandese e in quanto tale pesantemente discriminato) che subisce una serie impressionante di ingiustizie e alla fine si ribella. Che fra l'altro, nella sostanza, è tutto vero, a parte il dettaglio che il manto non era propriamente candido, e forse gli starebbe stato meglio la pelliccia del lupacchiotto.
Ned viene accusato ingiustamente di aver picchiato una guardia. Lui avrebbe l'alibi, in quel momento era in compagnia di Julia (Naomi Watts), una gentil dama che però è sposata con prole. Sceglie dunque di scappare con un piccolo seguito (tra cui Orlando Bloom). Inseguito da un sopraintendente molto bellicoso (Geoffrey Rush), riesce a farla franca per un certo tempo contando sia sulla solidarietà irlandese, sia sui proventi di alcune rapine in banca.
Rendendosi conto che non può evitare lo scontro indefinitamente, Ned pensa ad un piano diabolico un po' alla Mucchio selvaggio. Le cose però non vanno esattamente come aveva preventivato.
Già all'inizio del film c'è una scena che spiega molto sul taglio che è stato scelto per narrare la vicenda. Il marito di Julia non riesce a domare un cavallo e decide di abbatterlo. Ned si offre di provarci lui, ma gli viene detto che è inutile. Il cavallo è comunque "cattivo" e non ha senso spenderci tempo. Evidente parallelo con la condizione degli irlandesi in Australia a quei tempi. Considerati "cattivi" (erano in genere galeotti mandati a scontare la pena dall'altra parte del mondo), non si vedeva il senso di andare troppo per il sottile.
Nessun commento:
Posta un commento